Toyota prepara l'auto che riconosce che cosa mangi

Toyota prepara l'auto che riconosce che cosa mangi

I modelli futuri saranno anche in grado di conoscere le caratteristiche fisiche del conducente, il suo cibo preferito così come le sue abitudini di guida giornaliere

di Gianni Rusconi

27.08.2016 16:38

Polizze personalizzate, informazioni su traffico e meteo, monitoraggio dello stato di salute di chi guida: sono solo alcune delle opzioni che le auto connesse del futuro a marchio Toyota offriranno a conducenti e passeggeri. Modelli che negli intenti della Casa giapponese saranno anche in grado di conoscere le caratteristiche fisiche del conducente, il suo cibo preferito così come le sue abitudini di guida giornaliere.

Come? Sfruttando tecnologie di tipo predittivo, contestuale ed intuitivo, pensate in modo specifico per umanizzare l’esperienza di guida nel solco di quelle che sono le fondamenta delle selfdriving cars. I sistemi che nasceranno nei laboratori di Toyota Connected, società con sede negli Usa, a Plano, Texas, nata in collaborazione con Microsoft (che detiene il 5% del capitale della joint venture), saranno deputati a fornire servizi di connettività che sfrutteranno avanzati strumenti di data analytics e di riconoscimento per rendere l’abitacolo quanto più rispondente possibile alle esigenze dell’utente.

Raccogliere e analizzare le informazioni provenienti dai sensori di bordo e da altri oggetti connessi in rete, elaborarli e condividerli on demand all’interno di una piattaforma di cloud computing (Azure di Microsoft), processarle e miscelarle attraverso innovativi sistemi di intelligenza artificiale: la nuova struttura di Toyota funzionerà da vero “hub della scienza dei dati” a supporto delle operazioni globali del costruttore, sia in chiave consumer sia in ambito aziendale (concessionari, distributori e partner) e governativo.

Del progetto sono già state identificate e confermate una serie di possibili applicazioni. Si va da polizze assicurative basate sullo stile di guida e sull’effettiva permanenza alla guida del veicolo, a reti di comunicazione fra veicoli connessi che possono scambiarsi informazioni sul traffico e il meteo, per segnalare possibili situazioni pericolose, come la presenza di strade ghiacciate.

Da sistemi di monitoraggio sullo stato di salute di chi è a bordo (i livelli di glucosio, il battito cardiaco e altri parametri) installati direttamente nel volante o nei sedili, a servizi di assistenza alla guida come l’indicazione del percorso ottimale verso la destinazione finale o dei parcheggi disponibili. Un filone di sviluppo ulteriore interesserà da vicino la sicurezza e in particolare saranno oggetto di studio sistemi in grado di collegare la vettura con i dispositivi digitali presenti in casa o alle infrastrutture cittadine (semafori, centraline e altro) adibite a gestire le situazioni di traffico congestionato.

Sui tempi di lancio ed effettiva disponibilità di queste applicazioni non ci sono per il momento conferme, ma è certo che vedranno inizialmente il mercato nord americano. Portare più intelligenza a bordo, e quindi costruire auto dotate di tecnologie in grado di riunire tutti gli aspetti della vita di una persona (lavoro, casa, tempo libero), è la via maestra, nelle intenzioni di Toyota, per arrivare a una maggiore fedeltà alla marca e incrementare le vendite.

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