22.11.2017 16:55
Minore usura, zero corrosione, stabilità delle prestazioni nell’utilizzo prolungato, riduzione delle polveri che contribuiscono delle emissioni di particolato. Buderus Guss presenta l’iDisc, disco freno che si colloca a metà strada tra le classiche soluzioni in ghisa e le proposte ceramiche, tanto per costi quanto per caratteristiche nell’utilizzo.
Miglioramenti assicurati dal rivestimento della superficie del disco, con una miscela di polveri di carbonio e tungsteno che, lavorate con un procedimento meccanico, sottoposte a riscaldamento e sinterizzazione, portano al carburo di tungsteno, applicato per galvanizzazione al disco.
L’abbattimento delle polveri prodotte in frenata è pari al 90%, un taglio che si riflette in un minor inquinamento, se si pensa che il 32% delle emissioni di particolato - dato dell’Agenzia ambientale del Land del Baden-Wurttemberg – sono ascrivibili all’usura degli pneumatici e dei freni (questi ultimi valgono quasi il 16% del dato).
Il comportamento alla guida dell’iDisc è annunciato più vicino agli impianti ceramici per resistenza al fading (che porta l'allungamento degli spazi di frenata) che non ai dischi in ghisa, rispetto ai quali non è soggetto a scanalatura; quanto al maggior costo, è tre volte superiore, bilanciato da un ciclo vitale quasi doppio, un’alternativa dalle prestazioni superiori senza arrivare al costo di un disco carboceramico, tre volte superiore all’iDisc.
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