Rinspeed Snap, operazione Moonraker al CES 2018

Il marchio elvetico separa motrice e capsula abitacolo, quasi fosse un modulo da missione spaziale. Automazione di livello 5, connettività 5G e spazio interno riconfigurato

6 dicembre 2017

E se, tra molti decenni, il concetto di mobilità premium fosse quello incarnato da Rinspeed Snap? L’idea fa rabbrividire qualsiasi appassionato. Non un volante da governare, non una sensazione né un’emozione derivante dalla guida. La migrazione verso il concetto di trasporto da un punto A a un punto B, sollevati da qualsiasi incombenza. Snap sarà al CES di Las Vegas, prima mondiale a gennaio, poi andrà al Salone di Ginevra, a marzo. L’innovazione del marchio elvetico, che ricorre a numerosi partner tecnici per realizzare la visionaria soluzione del futuro, è nella separazione della cellula abitacolo dalla meccanica.

Sotto sta lo “skateboard”, unità con powertrain elettrico integrato sulle ruote, firmato ZF, con quattro ruote sterzanti da 18 pollici. Ed è la componente che più rapidamente tende a invecchiare e usurarsi. Ciclo vitale di pochi anni, prima di essere tecnologicamente superata e pronta a cedere il passo all’evoluzione per finire tra gli oggetti da differenziare e riciclare. Allo skateboard si sposa la capsula, liberamente installabile per trasformarsi in postazione fissa, scollegata dalla motrice. 

Rinspeed Snap concept: foto

Rinspeed Snap concept: foto

Al CES di Las Vegas, Rinspees presenta Snap, visione di mobilità del futuro composta da due moduli separabili: lo skateboard, con la meccanica elettrica e il sistema di automazione completa; la capsula abitacolo, con soluzioni avanzatissime per il comfort, l'intrattenimento e la produttività dei passeggeri. E quando la capsula non è in movimento, può diventare immobile temporaneo

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L’automazione di livello 5 è l’ovvio complemento dell’ecosistema elettrico di Snap, che ricorre a sensori Lidar per districarsi nel traffico: monitoraggio dell’ambiente circostante che viene trasmesso alla piattaforma di automazione Harman, integrata nello skate. Si ragiona per prospettive e, pensando all’evoluzione tecnica e all’obsolescenza dello skate immaginata da Rinspeed, ai sensori Lidar in futuro potrebbero sostituirsi i sistemi di mappatura avanzata con singola telecamera e reti neurali.

Anche la connettività al cloud è firmata Harman, sul quale convergono tutti i dati personali dei passeggeri, rilevati a bordo dal sistema di scansione Iris. All’interno si accede con una chiave digitale, un codice token monouso, primo livello di autenticazione. Il secondo passa dalla scansione facciale per ritrovare sugli schermi le preferenze d’uso del singolo passeggero-proprietario della capsula. Terzo livello, utile nel caso di registrazione di dati sensibili, legati alle condizioni di salute, l’utilizzo di un’identità basata su dati biometrici.

Personalizzazione totale dell’ambiente abitacolo. Quattro posti nei 4 metri e 68 centimetri di Rinspeed Snap: dimensioni da berlina media, con un passo da grande limousine, visti i 3 metri e 25 centimetri tra i due assi. E’ progetto in grado di marciare per 100 km, con velocità superiore agli 80 km/h. L’enorme mole di dati scambiati dal veicolo, anche per assicurare la fruizione di contenuti multimediali in 4K, richiede ovviamente una connessione ultraveloce 5G. Scontata la presenza del wi-fi a bordo e del protocollo di comunicazione tra veicolo e infrastruttura Car2X.

Le superfici vetrate, oltre a caratterizzarsi per essere a oscuramento variabile, operano da interfaccia con l’ambiente esterno e comunicazione con pedoni e altri utenti della strada. 

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