Cayenne Turbo, freni come diamanti con il carburo di tungsteno

Cayenne Turbo, freni come diamanti con il carburo di tungsteno
L'impianto PSCB è di serie sul suv e sviluppa i dischi in ghisa per avvicinare le prestazioni dei carboceramici. Niente polveri, durata estesa, fading sconosciuto: merito del carburo di tungsteno, duro come il diamante

23.12.2017 08:21

Osa il bianco sulle pinze freno, Porsche Cayenne Turbo. Può permetterselo, di serie, non solo quale scelta estetica, bensì utile a rivelare la presenza dell'impianto frenante con dischi in PSCB. Il carboceramico sarà dotazione a richiesta, dal quale il Porsche Surface Coated Brake assicura di emularne le prestazioni: la stabilità termica anche dopo molte frenate - più a proprio agio rispetto ai dischi in ghisa nell'operare oltre i 600 gradi -, l'abbattimento dei fenomeni di fading, con un vantaggio sui costi. La novità dei dischi strutturalmente realizzati ancora in ghisa sta nel rivestimento in carburo di tungsteno, che rende la superficie d'attrito dura come un diamante. Non a caso, il composito Widia - Wie Diamant, come il diamante - è noto dall'inizio del ventesimo secolo e, dopo numerosi test condotti da Porsche con il partner fornitore Buderus Group, consociata di Bosch, si è resa possibile l'applicazione in ambito automotive.

I vantaggi immediati sono l'abbattimento delle polveri derivanti dall'utilizzo. Contrariamente ai tradizionali dischi in ghisa, i dischi in carburo di tungsteno riducono del 90% la creazione di polveri sottili, l'antiestetico nero che sporca cerchi e pinze genera anche NOx dispersi nell'atmosfera. Dal vantaggio di non avere polveri frutto dello sfregamento tra disco e pastiglie, la decisione di optare per pinze bianche. Anche dopo migliaia di chilometri, la superficie del disco resta lucida e a specchio, le pinze pulite. 

Tra i vantaggi del WC (carburo di tungsteno) adottato per rivestire i dischi, l'assoluta assenza di ruggine nel tempo, una durata incrementata del 30% rispetto ai tradizionali dischi in ghisa, un costo che si posiziona a metà tra i carboceramici e la ghisa. Ciò è possibile poiché non è l'intero disco a essere realizzato in carburo di tungsteno, bensì esclusivamente la superficie d'attrito. Il disco in ghisa viene preparato alla stesura del rivestimento - tramite un processo ad altissime temperature, alle quali viene spruzzato il composto di cristalli di tungsteno e carbonio - da una lavorazione laser e lo strato finale è spesso appena un centesimo di micron, applicato al di sopra di un collante galvanizzato per stabilizzare la diversa espansione termica durante l'utilizzo tra la ghisa e lo strato in WC.

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Il risultato è una superficie 10 volte più dura della ghisa. Al disco "ibrido" in carburo di tungsteno era necessario abbinare delle pastiglie specifiche e, Matthias Leber, ingegnere meccanico ed esperto del reparto freni al centro di sviluppo Porsche di Weissach, spiega come le differenze tra un disco in ghisa e quello in carburo di tungsteno siano, in termini di caratteristiche della superficie da aggredire da parte della pastiglia, simili a quelle tra un disco in vinile e un compact disc: perfettamente liscio, richiedeva una pastiglia che avesse caratteristiche "adesive" e al tempo stesso non troppo morbida per non pregiudicarne la durata. La soluzione: iniettare microparticelle in grado di aggrapparsi al carburo di tungsteno nello sfregamento col disco. 

I dischi in carburo di tungsteno Porsche PSCB sono presenti di serie su Cayenne Turbo, verranno offerti a richiesta sulle altre versioni del suv. 

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