Auto elettriche e pneumatici: questione di coppia

Auto elettriche e pneumatici: questione di coppia

Pirelli analizza le differenza dovuta all'esuberanza dei propulsori green. Prestazioni, sicurezza, comfort, consumi: l'equilibrio non è facile da trovare

di Francesco Forni

10 gennaio 2018

Le auto elettriche hanno bisogno di pneumatici speciali, diversi, se si vogliono mantenere le stesse prestazioni, sicurezza ed efficienza delle altre vetture. Pirelli racconta la sua ricetta per arrivare all’obiettivo che è poi sempre quello: un prodotto che abbia tenuta, durata e sia silenzioso. Un equilibrio difficile da trovare.

Che diventa ancora più delicato sull’auto elettrica, per vari motivi. La coppia (la forza di rotazione che fa muovere le ruote) mette alla prova gli pneumatici, che devono essere resistenti, avere una tenuta eccezionale, ma non troppo, per non esaurire la carica della batteria, punto nevralgico. Inoltre la propulsione silenziosa aumenta la percezione del rumore delle gomme.

Filippo Bettini, Chief Officer of Sustainability e Risk Governance di Pirelli, traccia la strada: “Si tratta di raggiungere il giusto bilanciamento: ridurre la resistenza al rotolamento e il rumore, aumentando al tempo stesso la maneggevolezza e la sicurezza. È possibile produrre uno pneumatico con una bassa resistenza al rotolamento, ma la tenuta sul terreno sarà necessariamente inferiore, con la conseguenza che potrebbe non essere sicuro”.

Per arrivare alla quadratura del cerchio la ricerca e lo sviluppo sono molto impegnativi. I ricercatori sperimentano moltissime variabili, modificano la composizione delle mescole, le tecniche di costruzione, la disposizione delle cinture, la struttura laterale, il battistrada, l'ampiezza e la profondità delle scanalature, con l'obiettivo di trovare il mix migliore di caratteristiche per ogni tipo di auto.

L’accelerazione e le riprese fulminanti dei motori elettrici sono esaltanti. Non c’è nessun ritardo nella risposta e i pneumatici devono essere pronti subito. Resistenti e con un'ottima tenuta, in grado di trasferire la potenza al terreno e mantenere l'automobile sotto controllo.

Altro nodo, causa la limitata autonomia delle elettriche, è la resistenza al rotolamento degli pneumatici, che si riferisce alla tendenza dello pneumatico a deformarsi. Maggiore è il cambiamento della forma dello pneumatico, maggiore sarà l'energia impiegata per tenere la vettura in movimento.

La soluzione più ovvia è quella di creare uno pneumatico molto rigido con resistenza al rotolamento molto bassa. Vi è però un compromesso da tenere a mente, ossia il fatto che l'auto può percorrere un tragitto più lungo tra una carica e l'altra, ma il viaggio si preannuncia con poco comfort.

Ecco perché i tecnici di Pirelli (e non solo) cercano di raggiungere un equilibrio che sia idoneo sia alla vettura che al suo utilizzo. Il conducente di un'auto elettrica compatta che guida molto in città sarà probabilmente felice di compromettere maneggevolezza e tenuta per ottenere una maggiore versatilità ed efficienza. Il proprietario di una Tesla potrebbe invece preferire una enfasi maggiore sulla migliore maneggevolezza e la possibilità di schiacciare l'acceleratore senza patemi.

L’acustica è un fattore importante per le gomme, soprattutto in termini di battistrada, dimensione del blocco e larghezza e profondità della scanalatura. Ancora una volta è il tipo di automobile che influenza.

Altra chiave, il peso, almeno per adesso Le auto elettriche hanno batterie pesanti ed un'insolita distribuzione del peso verticale. Ciò genera tensione durante l'accelerazione e la sterzata. Diventa fondamentale la resistenza. Occorre rinforzare l'intera carcassa, con l'utilizzo di misure, numero e posizione delle cinture interne in acciaio nuovi. E un aumento del prezzo è inevitabile.

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