Il salvamulte sulla Ford S-Max

Il salvamulte sulla Ford S-Max
Il sistema che riduce la velocità in base ai limiti è un salva portafogli o una pezza alla scarsa educazione?

di Lorenzo Facchinetti

27.05.2015 ( Aggiornata il 27.05.2015 06:14 )

La nuova Ford S-Max, in rampa di lancio nelle concessionarie italiane, sarà la prima vettura a montare un dispositivo che potrebbe far risparmiare un sacco di soldi. Si chiama Intelligent Speed Limiter e la sua funzione è quella di adeguare la velocità della vettura in base ai limiti della strada che si sta percorrendo. In sostanza, è un’evoluzione del sistema già presente su molte vetture di recente produzione, che attraverso una telecamera posta sul parabrezza è in grado di leggere letteralmente i cartelli stradali e riportare sul display di bordo il limite di velocità (si chiama Speed Limit Info) in modo che il guidatore adegui la propria andatura. Ma qui, appunto, Ford va oltre ed è il sistema stesso che adegua automaticamente la velocità della S-Max alla segnaletica: nel caso si stia viaggiando oltre i limiti, il sistema riduce la velocità (e non lo fa frenando, che sarebbe pericoloso, ma togliendo alimentazione al motore) per adeguarsi al Codice e una volta che il limite aumenta la vettura riprende progressivamente velocità. Il sistema può essere anche escluso attraverso un pulsante sul volante, ma quando è attivo potrebbe effettivamente essere d’aiuto per tutti quei guidatori distratti che non si sono accorti che stanno viaggiando un po’ troppo forte, evitando loro quel fastidiosissimo flash che fa da preludio alla batosta pecuniaria. Questa, peraltro, non è la prima volta che Ford mette mano in maniera artificiale alla velocità delle proprie vetture. È di recente introduzione, ad esempio, la MyKey: una seconda chiave configurabile dal proprietario in maniera da limitare alcune funzioni della vettura, pensata in particolar modo per tutti quei neopatentati che il sabato sera vanno a implorare l’auto di famiglia per uscire con gli amici. Una sorta di “parental control” sull’automobile, dove i genitori fanno sì che una volta che il figliolo gira la chiave d’accensione (quella vietata ai minori...) parta un avviso sonoro insistente finché non viene indossata la cintura, il volume dell’autoradio non superi un certo livello, il cellulare abbinato all’impianto non possa ricevere messaggi e addirittura che la vettura possa avere una limitazione sulla velocità, cioé che non superi fisicamente una quota impostata di 130 km/h. Tutte iniziative lodevoli, che possono effettivamente essere un incentivo per la sicurezza. Ma come la mettiamo con la vita reale? Torniamo all’Intelligent Speed Limiter della S-Max. Se un automobilista dovesse affidarsi sempre a questo sistema sulle strade italiane, quante strombazzate riceverebbe nell’arco di una giornata? Quando ad esempio la vettura si marmorizza a 50 orari costanti su una strada urbana a tre corsie dove anche gli autobus viaggiano a 80; oppure a 60 km/h in autostrada lungo un tratto di lavori in corso con i camion che sfrecciano comunque a 80. Tutte situazioni in cui il rispetto dei limiti potrebbe diventare un intralcio alla circolazione e un pericolo per se stessi e gli altri. Un sistema come l’Intelligent Speed Limiter funzionerebbe alla grande in Germania, dove i limiti di velocità sono dinamici e adeguati alla reale situazione del traffico e delle condizioni meteo e non campati in aria senza una logica come sulle strade italiane. Ma i tedeschi, tra parentesi, di questo sistema se ne farebbero poco e niente perché i limiti li rispettano senza che un dispositivo elettronico debba farlo per loro, perché hanno ricevuto una formazione stradale migliore della nostra. Ancora, limitare la velocità della vettura per i propri figli a 130 km/h, non trovate sia un rimedio posticcio a una scarsa educazione generale e stradale, anzichè una reale prevenzione? Perché un diciottenne che ha la testa sulle spalle, e che magari ha imparato a gestire l’automobile con dei “veri” corsi di guida, probabilmente è in grado di capire da solo quale sia la velocità adeguata da tenere in ogni circostanza. Senza trovarsi dunque in situazioni in cui tale limitazione potrebbe paradossalmente risultare pericolosa, come ad esempio non poter disporre di quella riserva di potenza in più per levarsi d’impaccio durante un sorpasso autostradale di una vettura che marcia a 129 km/h.

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