Fuel Cell, il futuro sulle strade d’Italia è a idrogeno

Fuel Cell, il futuro sulle strade d’Italia è a idrogeno

Come dimostrano i dati forniti dalla Toyota Mirai, le auto Fuel Cell producono energia emettendo solo un po’ di vapore acqueo. Zero emissioni 

di Arturo Rizzoli

16.08.2019 ( Aggiornata il 16.08.2019 23:34 )

Energia prodotta dalla combinazione dell’idrogeno con l’ossigeno prelevato attorno a noi, questo è il principio alla base della propulsione fuel cell, o a celle combustibile. Come dimostrano i dati forniti dalla Toyota, che dal 2014 produce la Mirai, auto FCHV (fuel cell hybrid vehicle), la diffusione di questa tecnologia è relativa: ci sono 8500 Mirai nel mondo, 450 in Europa.  

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Il sistema “Fuel Cell”: come funziona 

Iniziamo col dire che il sistema “fuel cell” genera energia elettrica dalla combinazione tra l’idrogeno, che viene immagazzinato a bordo del veicolo in bombole ad alta pressione, e l’ossigeno, prelevato dall’ambiente, attorno al veicolo. Il tutto senza che abbia luogo alcun processo di combustione. L’energia elettrica così ottenuta viene accumulata in un pacco batterie agli ioni di litio. Questo serbatoio di elettricità è dunque il “serbatoio” al quale attingerà il motore elettrico per procurarsi l’energia necessaria per il suo funzionamento.  

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La diffusione e lo sbarco in Italia 

Qualsiasi mezzo si sa che per prendere piede ha bisogno della rete di distribuzione del carburante. Così la Mirai ha iniziato a diffondersi in Giappone, dove i punti di rifornimento di idrogeno non sono rari. Un discorso simile vale per la California, un mondo a parte negli USA sotto il profilo della tutela ambientale. E un po’ la Mirai riesce a trovare la sua...linfa vitale anche nel nord Europa. Va aggiunto che la Cina ha un programma di diffusione dell’idrogeno con 100 stazioni di rifornimento attive entro il 2020. Nel nostro Paese è attualmente in servizio una sola stazione per il rifornimento di idrogeno, a Bolzano. Il recente accordo firmato da Eni e Toyota Italia prevede un piano di collaborazione per accelerare la diffusione dell’idrogeno anche in Italia; in particolare, verrà a breve avviata la costruzione di una stazione di rifornimento a San Donato Milanese, come pure è prevista la creazione di stazioni lungo la A22, l’autostrada del Brennero. La Toyota per parte sua metterà in strada una flotta di 10 Mirai. Ciò anche perché l’auto a idrogeno non è ancora una scelta propriamente a portata delle tasche di un utente normale: si parte da circa 78.000 euro.  

Fuel Cell”, i costi d’esercizio 

Ma quanto si spende ad andare a idrogeno? Un kg di idrogeno nei Paesi EU ha un prezzo di 10 euro al kg e permette una percorrenza di circa 100 km, dunque un costo carburante di 0,10 euro/km. Con un pieno la Mirai percorre circa 500 km. E le prestazioni? L’accelerazione da 0 a 100 km/h della Mirai da 153 cv avviene in 9”. Chiudiamo con una curiosità: il nome Mirai, in giapponese, significa futuro; speriamo che questo futuro, di mobilità sostenibile, non sia poi così lontano. 

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