Opel Insignia

Opel Insignia

di Redazione

25.11.2008 ( Aggiornata il 25.11.2008 13:29 )

Non era facile ipotizzare una Opel del genere, assai lontana dal modello che sostituisce (la Vectra) e dai canoni che, per molto tempo, hanno caratterizzato le vetture della marca tedesca. Naturalmente non li ritroveremo nemmeno sulle future Opel, perché l’Insignia apre un capitolo in cui l’esaltazione delle novità tecniche, delle soluzioni hi-tech con cui può essere equipaggiata e dell’innalzamento degli standard qualitativi è affidata al design. L’annuncio della rottura con principi che privilegiavano essenzialmente la razionalità e la robustezza ma non emozionavano, in Italia è affidato alla Insignia di tipologia più tradizionale, ovvero la berlina a 4 porte, che sarà commercializzata dalla fine del prossimo febbraio, poco prima della station wagon Tourer. L’esatta composizione della famiglia dell’Insignia berlina, gli equipaggiamenti delle versioni base e Cosmo e i prezzi saranno svelati ai primi di dicembre al Motor Show di Bologna.

Il suo stile molto accattivante sposa il new deal delle berline-coupé. Il biturbo diesel da190 cv arriva più avanti


All’Insignia è affidato un compito delicato, ossia quello di attrarre anche l’interesse di chi sinora si emozionava solo davanti ad altre berline tedesche. Per assolverlo punta su un linguaggio formale suadente, ispirato dai canoni dell’emergente filone delle berline-coupé. Ecco, allora, un aspetto filante e scultoreo, frutto del riuscito abbinamento fra stilemi arrotondati e talvolta ricercati, come la sinuosa nervatura versioni 4x4; perdipiù, l’accessibilità posteriore risente dell’inclinazione del padiglione. Inoltre, dal posto guida il frontale sfuggente e la coda alta complicano la percezione degli ingombri in manovra. È anche poco intuitivo individuare l’interruttore desiderato sull’affollata consolle centrale; infine, è facile toccare inavvertitamente la manopola di comando del sistema d’infointrattenimento sul tunnel centrale. Alcune scelte di design limitano anche la zona di carico, in quanto la soglia d’accesso è alta e stretta nella parte bassa. In compenso, la cubatura di 500 litri è adeguata alle dimensioni della vettura — lunga 4,83 m e larga 1,86 — e, perdipiù, si può contare sugli schienali del divano posteriore ribaltabile per ampliare le combinazioni Con l’Insignia debuttano in casa Opel inediti dispositivi hi-tech. Il più innovativo è quello che segnala il superamento delle linee di carreggiata e riconosce i segnali verticali per visualizzarli nel display del cruscotto; nel repertorio rientra pure il sistema di controllo delle sospensioni che permette di settare l’assetto nelle logiche Standard, Tour e Sport.

Quest’ultima, una volta impostata, fa virare dal bianco al rosso l’illuminazione della strumentazione e permette anche di personalizzare la risposta dell’assetto, del motore, del servosterzo e la soglia d’intervento dell’ESP con parametri diversi da quelli predefiniti per questa modalità. Si potrà anche optare per il sistema di parcheggio “automatico” piuttosto che per la fanaleria bi-xeno con nove modalità di gestione dell’illuminazione e, infine, per la trazione integrale a gestione elettronica, integrabile con il differenziale posteriore bloccabile elettronicamente. Inizialmente si potrà richiedere solo per l’Insignia 2.0T, spinta da un motore sovralimentato a iniezione diretta di benzina. Si porrà al vertice dell’offerta – descritta nella tabella sopra – nella quale alle unità a benzina aspirata da 1.8 litri e sovralimentata di 1.6 litri s’affiancano due inediti turbodiesel common rail.

La forte inclinazione del lunotto limita lo spazio per la testa di chi viaggia dietro. E il tunnel ingombra


Entrambi sono dotati di funzione overboost (sul meno potente innalza temporaneamente la coppia di 2 kgm, sull’altro di 3 kgm) e filtro antiparticolato. Come, del resto, lo sarà anche il biturbodiesel 2.0 da 190 cv che arriverà nel corso del 2009. Tutti i motori si abbinano a cambi manuali a 6 marce, ma è prevista una trasmissione automatica con analogo numero di rapporti per il 2.0T e i turbodiesel. Basata su un pianale inedito, l’Insignia è dotata di sterzo ad assistenza elettrica, impianto frenante a 4 dischi e sospensioni (davanti McPherson, dietro multilink) realizzate in gran parte in alluminio e con barre di torsione cave, per ridurre le masse non sospese.

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