Golf GTI, rombo inebriante

Golf GTI

di Redazione

25.05.2009 ( Aggiornata il 25.05.2009 11:08 )

Entusiasmante emozionante, inebriante. Può essere descritta così la nuova Golf GTI: sono queste le sensazioni che ti cuce addosso quando la si guida “veramente” sulle strade più tortuose, quelle che fanno capire il reale valore di una vettura. Con la nuova GTI pare impossibile sbagliare: sterzo, assetto, cambio, freni, elettronica danno l’impressione di essere perfetti, capaci di perdonare ogni errore e di riportare in traiettoria la Golf anche quando si va “oltre”. Eppure tutto questo potrebbe non bastare a rendere davvero appassionante la guida rispetto all’ultima GTI se non ci fosse anche qualcosa in più: il suono eccitante del 2.0 litri turbo TSI che entra nell’abitacolo, divenendo veramente appagante in accelerazione e nelle scalate veloci.

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Questo con entrambe le varianti della GTI: quella “tradizionale” equipaggiata con il cambio manuale a 6 marce e la sorella dotata del più avanzato automatico- sequenziale DSG. La scelta fra queste due alternative è destinata a orientarsi verso il manuale: si prevede che il 60% delle Golf GTI vendute in Italia monta questo cambio più da “smanettoni”. E se provate la GTI con questa trasmissione vi sembrerà divertente, perfetta, appagante. Se però subito dopo salite a bordo della DSG tutte le emozioni, le sensazioni e i suoni precedenti vengono azzerati e vi si presentano due Golf: una da guidare comodamente in città in automatico e l’altra, quella vera, che ha ben poco da invidiare a un’auto da corsa, con le manopole al volante che permettono di inanellare scalate mozzafiato, inebrianti “doppiette” e accelerazioni brucianti. Senza commettere errori, con il rombo che diviene sempre più penetrante.
È questa la “vera” GTI. La differenza di prezzo, 1.800 euro, non è tale da determinare una scelta che cambia più di quanto non si immagini il piacere di guida, incidendo relativamente sul costo della Golf, in listino a 26.850 euro con cambio manuale e carrozzeria 3 porte (27.570 la 5 porte).

La GTI tocca i 240 km/h (238 col DSG) e passa da 0 a 100 km/h in 6”9. La ripresa è pronta e progressiva. I consumi (13,7 km/l) sono ridotti rispetto alla serie precedente.


Rispetto alla serie precedente i prezzi non sono aumentati, anzi sono di poco inferiori (200 euro in meno) mentre la dotazione risulta più completa: fra l’altro sono di serie il regolatore di velocità, i retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente, il computer di bordo, il sensore di pioggia, il climatizzatore automatico bizona, l’impianto hi-fi e i cerchi da 17”. I sistemi di controllo comprendono ora, oltre a ESP, ABS, EDS e ASR, il differenziale autobloccante elettronico XDS, montato per la prima volta su una Volkswagen.
Contribuisce in modo sostanziale a sicurezza e facilità di guida, in quanto contiene il sottosterzo tipico delle trazioni anteriori, frenando la ruota motrice interna alla curva. Ampia anche la lista degli optional, fra i quali spiccano la regolazione adattativa del telaio DCC, che controlla e modifica l’assetto, e, a partire dall’estate, l’ACC, che regola la distanza dai veicoli che precedono.
A livello tecnico la GTI, come le altre Golf, è l’evoluzione del modello precedente, con telaio più rigido (risulta più bassa di 22 mm davanti e 15 mm dietro) e una serie di modifiche, in particolare alle sospensioni, che hanno ottimizzato il comportamento. Per quanto riguarda il motore si è passati dai precedenti 200 cv a 5100 giri, con 28,5 kgm a 1800 giri, a 210 cv a 5300 giri e la stessa coppia, ma disponibile a partire da 1700 giri.




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