Caterham Gamma 2009

Caterham Gamma 2009

di Redazione

01.06.2009 ( Aggiornata il 01.06.2009 11:15 )

Le automobili possono essere suddivise in due categorie: alcune che servono a portarti dal punto A al punto B, altre che nascono come puri strumenti di piacere. Se siete di quelli che l’auto non la considerano un elettrodomestico dovreste provare, almeno una volta nella vita, una Caterham. Va assolutamente guidata perché siamo consci del fatto che possa anche non scattare il colpo di fulmine, guardandola.
D’altronde, la Caterham è una di quelle pochissime che da 50 anni e passa è rimasta fedele al concetto originario. Quel concetto inventato da Colin Chapman nel 1957 con la Lotus 7 e perpetrato fino a oggi dalla Caterham — originariamente concessionaria Lotus — a partire dal 1973, quando la factory inglese acquisì i diritti per la produzione e la vendita della vettura. Negli anni ovviamente è cambiata. Pochissimo però. Dunque la filosofia di Chapman è rimasta intatta ed è per questo che guidare una Caterham è, soprattutto di questi tempi, un’esperienza realmente unica. La bella notizia, quella per cui vi stiamo parlando di questa macchina, è che il costruttore inglese ha da poco attuato una mossa controcorrente. Mentre le Case di mezzo mondo rivedono al ribasso le produzioni, Caterham vuole ampliare i propri confini: attualmente vengono costruiti 500 pezzi l’anno e metà di questi restano in Inghilterra.
Ma da oggi il resto dell’Europa avrà la possibilità di acquistarla senza difficoltà burocratiche. I motori Rover finora utilizzati vanno in pensione in favore di nuovi Ford Duratec omologati Euro 4, di 1.6 e 2.0 litri. La guida è a sinistra e la Casa può beneficiare della nuova norma europea per la produzione di vetture in piccola serie. C’è anche un nuovo importatore italiano (la Mythos Srl di Dalmine, Bergamo), dunque una Caterham può già essere acquistata oggi con la stessa facilità di una Panda: basta scegliere il modello, cucirselo addosso attraverso la miriade di combinazioni possibili (c’è un catalogo personalizzazioni e accessori degno dell’Harley Davidson) e pazientare tre mesetti perchè ve l’assemblino.
Intanto è bene fare un distinguo sulla gamma: si parte con le Roadsport 120 e 175, ossia quelle d’impostazione più turistica spinte rispettivamente dai Ford 1.6 da 120 cv e 2.0 da 175 cavalli. Poi si passa alle più corsaiole Superlight (tre modelli 2 litri con tre step di potenza) per finire con le SV-R e CSR con retrotreno a ruote indipendenti e motore Ford Cosworth 2.3. Quale che sia il modello scelto, per godervi una Caterham dovrete scendere a qualche compromesso: il posto guida, ad esempio, è tremendamente stretto. A richiesta è possibile ottenere il telaio di dimensioni maggiorate (2.635 euro per tutte), ma l’immagine della vettura viene un po’ snaturata perché diviene più lunga e più larga.
Trovato posto a bordo, la cosa più impressionante è l’altezza da terra: se tirate fuori la mano sinistra dalla porta, toccherete senza sforzi l’asfalto. Stesi come su una monoposto, avrete a disposizione un volante dalla corona estremamente ridotta e un cambietto dalla leva minuscola. Senza nessuna servoassistenza (nemmeno per il freno) e con l’elettronica bandita, la Caterham riesce a creare un rapporto quasi carnale con il pilota. La senti viva, che reagisce immediatamente a ogni comando — impressionate lo sterzo tant’è diretto — ed è agile come nessun’altra vettura al mondo, dati i 500 chili o poco più di peso.
È molto rumorosa, ma questo non fa che amplificare l’esperienza di guida, fatta anche di prestazioni di assoluto rilievo: la Roadsport da 120 cv brucia lo 0-100 in 6” netti. Ed è incredibile la sua reattività all’acceleratore, in considerazione della potenza non elevatissima. È apprezzabile anche la differenza di carattere fra i modelli Roadsport e Superlight. Le prime con una taratura d’assetto assolutamente digeribile, per macinare chilometri senza troppi problemi. Atmosfera più corsaiola, invece, sulle Superlight: oltre a essere più potenti, hanno un assetto più rigido e una trasmissione più spinta, con un sei marce molto corto che fischia come quelli da corsa e il differenziale autobloccante.
 



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