Fiat 500C, piccola grande cabrio

Fiat 500C

di Redazione

25.08.2009 ( Aggiornata il 25.08.2009 09:57 )

Parentela storica, funzionalità, costi: aveva soltanto delle ottime ragioni, la Fiat, per scegliere il tetto in tela e conservare le arcate della carrozzeria, piuttosto che passare a una cabrio tout court.
E occorre riconoscere che nella realizzazione della 500C il centro stile della Casa torinese si è giocato bene tutte le sue carte: l’immagine è ancor più vicina a quella dell’antenata di quanto non lo sia la 500 berlina e, per certi versi, la silhouette appare addirittura più snella.
Oltretutto, con questa soluzione non ci sono controindicazioni sul fronte dell’abitabilità, che nella zona posteriore non perde un centimetro né in lunghezza né in larghezza.
Tecnicamente, la realizzazione di una capote che, oltre a citare quella del 1957, fosse anche al passo coi tempi ha creato più di un grattacapo, causa ultima del relativo ritardo con cui la vettura giunge sul mercato. Davanti c’è l’attacco a filo parabrezza, che per la circostanza è stato allungato rispetto a quello della berlina; dietro sussiste la necessità di convivere con l’apertura del bagagliaio, che a differenza del cofano motore del vecchio Cinquino è incernierato in alto. Per evitare interferenze è stato necessario da un lato dotare il portello di cerniere a parallelogramma, dall’altro far sì che all’atto della sua apertura (elettrica, ovviamente) la capote si sollevi di qualche centimetro.
Realizzata in doppio strato e disponibile in tre colori, la copertura comprende sia il lunotto in cristallo sia la terza luce di stop, e può essere azionata anche in movimento: a qualsiasi velocità se ci si limita all’apertura orizzontale, mentre non vanno superati i 60 km/ h per completare l’apertura, ripiegando il telo sulla coda. Internamente, poi, cerniere e quant’altro sono perfettamente occultate: altro vantaggio delle arcate, dove i tecnici hanno pure trovato il modo di ricavare una maniglia di appiglio sul lato passeggero, assente sulla 500 berlina con tetto apribile.
Per il resto,l’abitacolo presenta le fattezze conosciute: uniche differenze, i due pulsanti per la movimentazione della capote, collocati sulla traversa sopra il parabrezza, e la conformazione dei sedili, identici nella struttura portante ma modificati nelle schiume, che assicurano un miglior contenimento laterale. Quanto al vano bagagli, ovviamente la luce di accesso ha dimensioni inferiori, rispetto a quanto offerto dal portello della berlina; non di meno, la cubatura utile è rimasta sostanzialmente invariata, 182 litri contro 185. Così come non cambia la meccanica, sempre basata sui motori a benzina 1200 e 1400, con potenza massima di 69 e 100 cv, oltre che sul turbodiesel Multijet da 75 cv.
Peraltro, è da rilevare che entrambe le unità a benzina prevedono in opzione sia il dispositivo Start& Stop sia il cambio a comando robotizzato Dualogic. E dal momento che pure le credenziali aerodinamiche (Cx di 0,33) sono in linea con quelle della berlina, restano invariate sia la velocità massima sia i consumi, mentre in accelerazione il maggior peso della 500C fa perdere circa mezzo secondo sullo 0-100. Per la sua piccola cabrio, la Fiat ha messo a punto due allestimenti specifici, battezzati rispettivamente Lounge e Rock, entrambi corredati di 7 airbag, ESP e climatizzatore oltre che di comando elettrico della capote. Il primo (da 16.600 euro per la 1.2) propone fra l’altro cerchi in lega da 15”, finiture cromate sulla guarnizione dei cristalli e sul terminale di scarico, selleria mista in pelle/tessuto. Il secondo, che richiede un sovrapprezzo di 2.200 euro, aggiunge alla dotazione selleria interamente in pelle, fari allo xeno con lavafari e cerchi in lega da 16” che nel disegno richiamano le Borrani a raggi degli anni Sessanta. Molte le possibilità di personalizzazione, comprensive tra l’altro di 26 sticker di finizione dedicati. La commercializzazione ha avuto inizio lo scorso 4 luglio, a due anni esatti dal lancio della 500 berlina.
Gli obiettivi parlano di 35mila vetture all’anno: possibilmente da aggiungere alle 180mila su cui sta viaggiando la 500, indiscutibilmente il maggior fenomeno di moda dell’automobile made in Italy dall’inizio del nuovo secolo, e non solo.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese