Alla guida della Mercedes SLS AMG

Esclusivo: la Mercedes SLS AMG a Laguna Seca

di Redazione

13.11.2009 ( Aggiornata il 13.11.2009 08:40 )

La curva del "cavatappi", Alessandro Zanardi, Valentino Rossi
Non c'era posto più suggestivo e ardito del circuito di Laguna Seca, negli Stati Uniti, per mettere alla frusta il nuovo gioiello della Mercedes: la SLS.
La supercar presentata pochi mesi fa, quella che è il frutto del divorzio fra Mercedes e McLaren che proprio nel campo delle supersportive avevano idee differenti a tal punto che i due marchi hanno preferito costruirsi ognuno per proprio conto una supercar.
La Mercedes SLS è la reincarnazione della leggendaria Gullwing degli anni ’50 arriva in Italia solo a marzo ma noi abbiamo già potuto spremerla in anteprima insieme a una selezionatissima pattuglia di rappresentanti dei giornalisti internazionali. Auto era lì, per voi e vi racconta in esclusiva le prime impressioni su questa incredibile coupé che non ci ha lasciato affatto delusi.
La nuova Mercedes SLS, oltre al fascino delle porte che si aprono ad ali di gabbiano come l’antenata degli Anni Cinquanta, è una sportiva di gran razza, fatta per divertire e soprattutto divertente. Ma rimane fedele, nello schema costruttivo, al concetto di supercar come lo intendono i tedeschi: motore anteriore di grossa cilindrata, di 6,3 litri, con tanta potenza ma soprattutto con una coppia spaventosa; cambio pronto e brillante ma comunque automatico con convertitore di coppia per maggiore comfort di guida.
Al volante della SLS la pista non fa sconti né racconta bugie, soprattutto quando si cerca di tenere il passo di un supercampione del DTM come Bernd Schneider, che la SLS AMG ha contribuito a svilupparla. L’avantreno che risponde prontamente ai comandi, lo sterzo preciso e un sottosterzo che non è mai troppo marcato pennellano i primi tratti del comportamento della nuova Mercedes. Presa confidenza, e non ci vuole molto, il passaggio al sovrasterzo di potenza diventa naturale, anche se non bisogna esagerare nell’approfittarne se si vuole essere redditizi nei tempi sul giro. E non serve disinserire completamente il controllo di stabilità, dato che basta settare l’Esp in modalità Sport per godere appieno della gioia del controllo al limite della sbandata del retrotreno. Si può parlare solo bene anche del motore, che parte dalla base del noto V8 di 6,3 litri della AMG, qui montato in configurazione da 571 cv.
Peccato solo per un cambio a doppia frizione che è velocissimo nei passaggi di marcia ma che a volte, in modalità manuale, non risponde con la prontezza che ci si aspetterebbe da lui, forse per non guastare il confort di marcia e l’affidabilità delle parti meccaniche. I freni in materiale carboceramico, offerti in opzione, sono efficacissimi. D’altra parte, con una velocità massima dichiarata di 317 km/h e un tempo di 3”8 da 0 ai 100 orari, non potrebbe essere diversamente.
Il test completo su Auto in edicola a partire dal 15 dicembre.

r.g.




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