Nuova Saab 9-5, volta pagina così

Nuova Saab 9-5, volta pagina così

di Redazione

03.08.2010 ( Aggiornata il 03.08.2010 10:03 )

Passata di mano al termine di una lunga trattativa che ha fatto anche temere il peggio, ed ora controllata dal piccolo costruttore olandese di nicchia Spyker, la Saab inizia la sua “ nuova” carriera ripartendo da un ambizioso programma di rinnovamento. Un piano di rilancio che ha come punto di partenza la nuova berlina di gamma medio-alta 9- 5 e che proseguirà con la variante wagon e con la 9- 4X a trazione integrale.
La 9- 5 berlina, in realtà, tecnicamente deriva ancora dalla fitta collaborazione con General Motors, con pianale e meccanica strettamente derivati da quelli adottati dalla Opel Insignia. Come in passato, le differenziazioni tra i due modelli risultano però spinte, tanto che lo stesso interasse risulta allungato, in modo da consentire alla nuova berlina svedese un’abitabilità, specie posteriore, ancor più elevata combinata ad un impatto estetico di spessore, stante una lunghezza che arriva a “ bucare” seppur di pochissimo ( 8 millimetri) la soglia dei cinque metri di ingombro.
Proprio il look è uno dei temi su cui la Saab ha sempre spinto di più, vuoi per differenziarsi dall’intero panorama automobilistico, vuoi come “ firma” di un’autonomia stilistica scandinava ben definita. Ed i tratti delle buone, vecchie svedesi, su questa nuova 9- 5 fanno nuovamente capolino con toni più decisi e convinti rispetto ai modelli conosciuti: forme arrotondate frammiste ad angoli e spigolosità accentuate che generano tensione, per una personalità che può piacere o meno, ma che si distingue. Quanto ai contenuti, tecnici in special modo, non mancano propulsori performanti, uno sviluppo capillare delle qualità stradali nell’ottica più virtuosa della marca, la consueta attenzione superiore alla protezione dei passeggeri e la disponibilità dei più recenti ausili attivi alla guida, tra cui figurano cruise control attivo, sospensioni regolabili, trazione integrale XWD ulteriormente evoluta e resa disponibile su gran parte della gamma. Che avrà prezzi articolati che andranno tra 36.850 a 60.350 euro. Tra i motori, la scelta sarà articolata tra tre unità a benzina e due turbodiesel: tra i primi spicca il piccolo ma “ robusto” 1.6 Turbo da 180 cavalli, mentre il top del gradimento ( sei cilindri a V 3.0 Turbo da 300 cavalli a parte…) resta il fluido e possente 2.0 Turbo da 220 cavalli. Unità tra le più appetibili anche in virtù del glorioso passato “ turbo” della Saab e che offre un rendimento eccellente per elasticità, silenzio e prestazioni ( 240 chilometri orari la velocità massima, lo scatto 0- 100 che si copre in 7” 9, 11,9 km/ l il consumo medio con emissioni nocive assai contenute: 194 g/ km di CO2.
Due i diesel, in realtà varianti della stessa motorizzazione di due litri, offerta con 163 oppure 190 cavalli: abbiamo guidato il meno potente ( quello con lo scatto 0- 100 km/ h in 9” 9, la velocità massima di 215 chilometri orari, il consumo misto di 18,9 km/ litro e 139 g/ km CO che si è rivelato elastico e godibile ma non esaltante per vivacità e un poco romboso in basso. Il comportamento dinamico è un eccellente compromesso tra dinamismo e confort, con sospensioni ben calibrate e telaio reattivo a sufficienza, seppur rilassante; giusto lo sterzo appare un po’ meno riuscito, mancando di precisione nelle correzioni di fino. L’abitacolo è molto spazioso e riserva l’accoglienza Saab più classica, con il corredo di finiture e attenzione ai dettagli di livello soddisfacente, seppur non di spicco come offrivano un tempo le berline del marchio svedese.

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