Opel Astra Sports Tourer, wagon dinamica

Opel Astra Sports Tourer

di Redazione

05.01.2011 ( Aggiornata il 05.01.2011 15:41 )

La versione dell’Astra più desiderata — visti i numeri di vendita fatti registrare dalle ultime generazioni — è la familiare, ribattezzata Sports Tourer. Debutta in società forte di un colpo d’occhio di grande impatto, grazie alla recente virata verso dinamismo e sportività della marca tedesca, sapientemente combinata alla versatilità della carrozzeria familiare.
Primo piano, dunque, sul design, dove sulle forme plastiche e arrotondate di ultima generazione s’inserisce una coda all’apparenza sfuggente un po’ come accade sulla più grande Insignia: il volume c’è tutto, ma il profilo smussato del tetto, combinato all’assottigliamento delle superfici vetrate, fa sì che la Sports Tourer tenga proprio fede… all’inedita denominazione, vestendo un look coinvolgente come mai prima. Le dimensioni rivestono una certa importanza in questo slancio, con la lunghezza che raggiunge quota 4,70 metri: la vettura è ancora maneggevole, ma certamente nei parcheggi in fila serve un posto libero di una certa ariosità. In compenso, lo spazio a bordo trae beneficio dei centimetri in più, offrendo una bella accoglienza a tutto l’equipaggio; dietro, in particolare, il divano risulta ben accessibile attraverso portiere ampie, oltre che distanziato a dovere dalle poltrone anteriori. Plancia e comandi sono quelli delle altre Astra e si affidano anche qui ad una certa dose di originalità e di innovazione, con toni anche appariscenti come sull’allestimento top di gamma che include una vistosa illuminazione diffusa rossa. Strumenti e comandi offrono buona chiarezza ed immediatezza d’uso, mentre il livello qualitativo di finiture e materiali, pur apprezzabile, lascia filtrare una certa attenzione all’economia.



In coda, il bagagliaio annuncia anche qui sorprese, figlie del nuovo corso Opel: la ricerca della massima cubatura lascia il posto all’incremento di fruibilità e versatilità. Il volume utile è dunque lievemente in discesa rispetto al precedente modello (da 550 a 500 litri in configurazione cinque posti, da 1570 a 1550 litri in quella a due); in compenso, il vano presenta pareti lisce e regolari e per ripiegare il divano – anche solo parzialmente, con due porzioni asimmetriche 40/60 – ora basta agire sui tasti laterali ( FlexFold) ottenendo un’azione totalmente automatica e rapida. La profondità in questo caso raggiunge 1,83 metri, 3 cm in più di prima. Lo spazio è inoltre facilmente frazionabile col sistema FlexOrganizer, mentre la stessa tendina avvolgibile rientra da sé con un semplice tocco.
Tecnicamente, la Sports Tourer eredita dalla berlina l’ampio parco motori e le numerose soluzioni tecniche, comprese le sospensioni regolabili. Evolve pure il comportamento dinamico, lasciando apprezzare anche qui un piacere di guida più intenso attraverso rollio contenuto, maggior reattività in inserimento di curva e superiore precisione nell’impostare e mantenere la traiettoria voluta. Il tutto senza intaccare la qualità di assorbimento delle asperità. Dei due motori “assaggiati” in questa prima presa di contatto ha convinto in modo particolare il piccolo 1.4 Turbo da 140 cv: silenzioso, raffinato nell’erogazione, elastico ma anche pronto e brillante (200 km/h, 10”5 da 0 a 100 km/h, 16,4 km/l in media, 144 g/km CO2), mentre il diesel di punta, 2.0 da 160 cv, è parso senz’altro vigoroso e performante (cv (212 km/h, 0-100 km/h in 9”5, 19,6 km/l, 134 g/km CO2) ma anche un filo meno rotondo e piacevole. Cambio manuale a sei rapporti ben spaziato, ma con innesti più turistici che sportivi nella rapidità di cambiata. La gamma è articolata su due allestimenti (Elective, Cosmo) parecchio completi, con prezzi compresi tra 18.100 e 25.350 euro.


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