Kia Picanto, frizzante e originale

Kia Picanto, frizzante e originale

di Redazione

27.05.2011 ( Aggiornata il 27.05.2011 10:35 )

La seconda generazione della Picanto si affaccia sul mercato con un aspetto completamente nuovo, allineato con le tendenze stilistiche più recenti della Kia. C’è così un po’ di Venga nel frontale della piccola coreana, che nasce come cittadina con un occhio rivolto anche ai giovani.
La riprova viene dalle tinte di carrozzeria, tutte vivaci e molte di esse metalizzate: rosso, verde, blu e pastello quelle più originali e simpatiche. Inizialmente importata con la classica carrozzeria a cinque porte, sarà infatti disponibile da luglio pure nella variante a tre porte.
La cinque porte ha una linea caratterizzante e senza dubbio moderna, con il grande paraurti anteriore e le relative prese d’aria in grande evidenza rispetto alla calandra. La nuova Picanto è più lunga di 60 mm della precedente, con un passo aumentato di 15 mm. Le porte dietro offrono un’ottima accessibilità al divano posteriore, sul quale due persone adulte trovano peraltro uno spazio sufficiente. Che possiamo considerare di buon livello se si guardano le dimensioni dell’auto, che non va oltre i 3595 mm di lunghezza totale. La buona abitabilità posteriore sottolinea la razionalità di interni disegnati con cura per la funzionalità.
La plancia ha un aspetto piacevole, realizzata con l’impiego di plastiche abbastanza dure ma comunque in linea con il prezzo d’acquisto della vettura. Ad eccezione di quelle del livello di allestimento base, tutte le Picanto sono dotate di inserti che ricordano il metallo, spesso nello stesso colore della carrozzeria. Questi inserti sono presenti nella plancia e sul volante, che ha una forma ergonomica ed è decisamente ben realizzato. La strumentazione è poco più che essenziale, dato che non manca il contagiri sulla sinistra, ma è comunque ben leggibile. Sulle versioni più riccamente equipaggiate c’è anche la connessione audio con presa Aux e Usb.
Il bagagliaio non è eccessivamente capiente, anche se il volume di 200 litri è superiore del 27% rispetto a prima. Abbassando gli schienali posteriori si può aumentare il vano di carico sino a 870 litri.
La vettura è importata in Italia esclusivamente con il motore a benzina di 998 cm3. Si tratta del tre cilindri rinnovato che ha subito un incremento di potenza da 62 a 69 cavalli pur con consumi ed emissioni ridotti. Non molto pronto ai bassi regimi diventa un po’ rumoroso, come è tipico per propulsori con questa architettura, oltre i 4000 giri in accelerazione. La velocità massima è di 153 km/h con un tempo di 14”4 per accelerare da 0 ai 100 orari. La Kia ha preparato un sistema di avvio e arresto automatico del motore in caso di fermata. La percorrenza media è di 27,7 chilometro/litro ma sono da segnalare i soli 99 g/km di emissioni di CO2. Impegnata su strada, la piccola Kia è maneggevole e sincera grazie a un assetto ben calibrato. Al limite affiora un progressivo sottosterzo facilmente controllabile. Oltre alla buona tenuta è da segnalare l’assenza di reazioni al retrotreno in rilascio, anche disinserendo il controllo di stabilità. Quest’ultimo sarà disponibile in opzione su tutte le varianti, esclusa quella d’accesso Easy. La buona stabilità su strada e nei cambi di direzione si paga con una certa rigidità, soprattutto dell’avantreno, nei passaggi su fondi sconnessi. Lo sterzo è preciso e diretto, soltanto un po’ leggero come taratura della servoassistenza. Il cambio è manuale, con buoni innesti contraddistinti da un leggero scatto tra una marcia e l’altra delle sole cinque a disposizione.

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