Audi A8, l'ammiraglia degli altri mondi, primo test

Audi A8, l'ammiraglia degli altri mondi, primo test
Migliora confort, prestazioni e sicurezza. Ma ha dimensioni che vanno al di là delle consuetudini europee

di Saverio Villa

27.10.2013 ( Aggiornata il 27.10.2013 17:42 )

DUSSELDORF (GERMANIA) Trovare un difetto alla rinnovata Audi A8 è difficile, a meno che non si scada nel banale: troppo grande (è lunga 5,13 metri o 5,26 nel caso della “L”) e troppo costosa (i prezzi, per ora, partono da 84.400 euro e arrivano a 112.170, però si tratta di livelli che possono crescere all’infinito perché gli optional sono carissimi e spesso irresistibili). Ma è tutto relativo, perché è fatta per Paesi dove gli spazi nei quali deve muoversi e il numero di ricchi ai quali potrebbe finire in garage sono ben diversi rispetto all’Europa. O forse un difetto c’è: la linea, specialmente nella zona posteriore, è poco aggraziata, ma anche in questo caso si può ipotizzare che la scelta dell’imponenza sia stata legata ai gusti estetici dei Paesi di cui sopra. Ma veniamo al prodotto auto. La terza generazione dell’A8 è stata presentata nel 2009 quindi, giunta alla mezz’età, è stata sottoposta a un moderato aggiornamento. Davanti calandra, cofano e paraurti hanno un design un po’ diverso e i proiettori sono più sottili e meno elaborati. Dietro cambia la forma dei terminali di scarico e delle luci a Led. E poi, sempre in coda, c’è la novità delle cosiddette frecce “dinamiche”: al posto dell’usuale intermittenza, una striscia luminosa nasce dalla parte interna dell’indicatore e si esaurisce in quella esterna. Questo avviene ripetutamente fino a quando il sistema è attivato, con un effetto sicuramente molto visibile (e su questo aspetto punta l’Audi affermando che se ne avvantaggia la sicurezza) ma forse un po’ troppo scenografico per una vettura di gran classe come l’A8. L’abitacolo è, mentre l’aspetto è piuttosto elaborato, allo stato dell’arte per quanto riguarda le finiture e la disponibilità di soluzioni a favore del confort sia per quanto riguarda il design vero e proprio, sia per gli abbinamenti tra legno, alluminio, cromature e pelle (sugli allestimenti più lussosi, tra l’altro, viene utilizzata quella, italiana, di “Poltrona Frau”). I sedili offrono la funzione massaggio davanti e dietro, quelli posteriori possono essere reclinabili elettricamente (e avere anche il poggiapiedi regolabile). Per esaltare la qualità della vita a bordo, il listino degli optional offre anche il frigo box, lo ionizzatore per l’aria, l’hot spot wi-fi, schermi video posteriori e sistemi audio “top class” della Bang & Olufsen. E per aumentare la sicurezza ci sono (a richiesta per la bellezza di 2.800 euro) i proiettori Matrix Led, con 25 diodi luminosi ciascuno che si attivano, disattivano o attenuano singolarmente secondo le necessità e un sistema di regolazione che, all’interno del fascio luminoso, può creare coni d’ombra per non abbagliare i veicoli che vengono in direzione contraria. I motori, Euro 6, sono sostanzialmente quelli della gamma originaria, aggiornati per aumentare l’efficienza e diminuire le emissioni. La trasmissione è automatica a 8 rapporti e, naturalmente, la trazione è integrale per tutte, tranne per l’Hybrid, che arriverà a febbraio. Alla base della gamma c’é il V6 3.0 turbodiesel da 258 cv, già più che sufficiente per fornire le prestazioni che ci si aspettano da un’auto così, oltretutto in un silenzio sorprendente. Per chi volesse esagerare, poi, il V8 4.2 biturbodiesel da 385 cv (ne ha guadagnati ben 34 rispetto alla generazione precedente) permette accelerazioni e andature che hanno dell’incredibile. I motori a benzina, per ora sono due, il V6 3.0 litri con compressore volumetrico da 310 cv e il V8 4.0 turbo da 435 cv che poi, a gennaio, verrà declinato nella versione da 520 cv per la S8. In aprile toccherà infine alla regale W12, col 6 litri 12 cilindri da 500 cv. L’Hybrid, della quale abbiamo già accennato, manterrà lo schema noto: quattro cilindri turbo benzina di 2 litri da 211 cv, motore elettrico da 34 cv e trazione anteriore Nonostante le potenze e le dimensioni, la guida è intuitiva e facile. Tutto sommato anche la maneggevolezza è superiore a quella che si potrebbe immaginare, grazie sopratutto alla massa relativamente ridotta: la scocca in alluminio, infatti, permette di mantenere il peso a livelli accettabili (si parte dai 1830 kg a secco della 3.0 TFSI a passo corto). La tenuta di strada è ineccepibile e le sospensioni, a controllo elettronico, assorbono proprio tutto. Audi A8

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese