Ferrari FXX K, come è nata l'hypercar

Ferrari FXX K, come è nata l'hypercar
Storia del design dell’ultima nata del programma XX, vincitrice del Red Dot Best of the Best

di Francesco Forni

07.04.2015 ( Aggiornata il 07.04.2015 00:40 )

Ferrari FXX K, come è nata l'hypercar, ecco il video. L'ultimo gioiello di Maranello è stato concepito per la pista, con un’aerodinamica e un powetrain eccezionali, 1050 cavalli di potenza complessiva, per la hypercar ibrida, di cui 860 cv erogati dal motore termico V12 e 190 cv dal motore elettrico. Le sue prestazioni hanno strappato a Sebastian Vettel un indimenticabile mamma mia!”. Ma il suo primo premio lo ha conquistato per il design: il prestigioso Red Dot Best of the best.  Per prestazioni e prestigio le forme non sono meno importanti. La  FXX K, presentata durante le Finali Mondiali di Abu Dhabi è frutto della simbiosi fra il ramo GT e la Gestione Sportiva di Ferrari. Nata a quasi due anni dal lancio della Ferrari stradale più prestazionale di sempre, LaFerrari, ne rappresenta l’espressione estrema dedicata esclusivamente appunto all’uso in pista. I designer del Centro Stile Ferrari diretti da Flavio Manzoni hanno potuto scatenare le loro idee, proprio come il V12 sull’asfalto ... L’estetica è funzionale: non c’è una linea che non sia disegnata per contribuire al meglio alle prestazioni. Il fascino della FXX K viene proprio dal lavoro svolto congiuntamente agli ingegneri aerodinamici, e si esprime sia nell’aspetto generale sia nei minimi dettagli. Ogni pannello della carrozzeria è stato oggetto di modifiche anche profonde che adempiono alla richiesta di generare maggiore carico, ma senza tralasciare l’estetica. Un esempio sono i flap posteriori montati su inedite pinne a forma di timone da caccia, che sono integrate nel volume del parafango e rafforzano l’effetto “picchiato” in avanti della silhouette. Il frontale è ancora più deciso grazie all’eliminazione dei proiettori stradali, sostituiti da strisce orizzontali a diodi ad alto rendimento. Esse contribuiscono ad allargare visivamente la vista, mentre le linee principali della vettura vengono sottolineate con decisione da un lavoro grafico effettuato sulla livrea, parte integrante dello stile. Al “pacchetto” sofisticatissimo si aggiungono l’assetto ribassato, le carreggiate allargate, la campanatura maggiore e le gomme slick montate su cerchi alleggeriti.    

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