Dieselgate, BMW: nessuna manipolazione

Dieselgate, BMW: nessuna manipolazione
Il Gruppo smentisce le indiscrezioni della stampa tedesca. Recupera il titolo sui mercati

di Redazione

24.09.2015 ( Aggiornata il 24.09.2015 15:31 )

Dopo le consistenti perdite sofferte sui mercati azionari al mattino, BMW interviene in prima persona, con una nota, per smentire quanto riportato dalla rivista tedesca AutoBild, relativamente a un coinvolgimento nell'ormai noto "dieselgate" anche di BMW X3 con motore turbodiesel 2 litri. «Il Gruppo BMW non manipola alcun test sulle emissioni inquinanti. Rispettiamo i requisiti di legge in vigore in ogni paese». Poche parole che hanno permesso di contenere le perdite, arrivate fino a un -9.7% in tarda mattinata, per poi recuperare terreno e attestarsi su un -6% nel primo pomeriggio. «Relativamente ai nostri veicoli, non c'è alcuna differenza nel trattamento delle emissioni allo scarico tra quando sono sui rulli (cioè in una situazione di test al banco) e quando sono su strada. Non siamo a conoscenza del test a cui fa riferimento Auto Bild, relativamente alle emissioni di una BMW X3 nel corso di un test su strada. Non sono ancora stati forniti dettagli specifici sulla prova, perciò non possiamo spiegarli». Sebbene ieri l'ACEA abbia tenuto a precisare che di condotta addebitabile a un singolo costruttore si tratta, il dieselgate getta parecchie ombre su una motorizzazione che in Europa pesa (dati consolidati 2014) per più del 53% delle vendite complessive ed è passata da una quota di mercato del 32% nel 2000 a un'escalation che l'ha vista guadagnare oltre il 20% in 15 anni. f.p.

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