Elon Musk: Dieselgate è un problema, CO2 ancor di più

Elon Musk: Dieselgate è un problema, CO2 ancor di più
Nella visione del creatore di Tesla, servono politiche disincentivanti l’acquisto di auto “classiche” con emissioni di CO2 elevate

di Redazione

25.09.2015 ( Aggiornata il 25.09.2015 15:47 )

Se il dieselgate che ha coinvolto il Gruppo Volkswagen ha messo sotto i riflettori i valori di NOx registrati sui motori turbodiesel tipo EA189, ci pensa Elon Musk, mister-Tesla, a rincarare la dose e ampliare lo spettro del problema, e lo fa direttamente in terra di Germania, invitato a parlare a Berlino dal ministro per gli Affari economici ed energetici Sigmar Gabriel, in quello che era un seminario sul tema "Economia del futuro". Non usa mezzi termini Musk per bollare come «ovviamente negativo» lo scandalo del software elusivo dei test di omologazione, salvo poi aggiungere che il mondo dovrebbe preoccuparsi ancor di più delle emissioni di CO2. «E' molto importante intraprendere oggi delle azioni per riconoscere che stiamo apportando cambiamenti significativi all'atmosfera e agli oceani», riporta l'agenzia di stampa Bloomberg dal discorso tenuto da Musk. Non è casuale che certe parole vengano pronunciate in Germania, là dove il governo deve decidere sull'adozione di un nuovo piano di sussidi in favore delle auto elettriche, tema toccato dalla cancelliera Angela Merkel nei giorni scorsi al Salone di Francoforte. L'obiettivo è stato fissato a 1 milione di immatricolazioni nel 2020 (gli ultimi dati relativi ai primi otto mesi del 2015 dicono di poco meno di 6.500 vetture immatricolate in Germania), e «le idee del governo federale sono divergenti su quale sia lo strumento migliore per arrivarci. Dovremo prendere una decisione entro quest'anno», le parole riportate dall'emittente tedesca NTV. Nella visione del 44enne fondatore di Tesla, però, non si guarda tanto a interventi statali di incentivo all’acquisto di auto elettriche, quanto piuttosto «al desiderio di un prezzo adeguato per chi emette CO2», ovvero, multe per emissioni elevate, tali nei fatti da disincentivare l’acquisto di veicoli a propulsione classica. L'analisi di Musk ha messo al centro anche il "problema" tedesco, quello di una nazione fortemente competitiva sulla creazione di energia sostenibile ma non altrettanto sul fronte del consumo energetico, aggiungendo come «la rete di trasporti è ancora in gran parte legata a veicoli diesel e benzina. Speriamo che qualcosa cambi». Un cambiamento al quale Tesla si sta preparando, visto l'annuncio - questa volta strettamente legato al versante del prodotto - di una Tesla Model 3 destinata ad arrivare su strada nel giro di 2 anni e mezzo. E' la conferma del progetto di auto elettrica per andare a posizionarsi nel mass market, dopo le proposte Tesla Model S e la recentissima Tesla Model X. La quota di mercato delle auto elettriche nei primi otto mesi del 2015 si è avvicinata all'1% in Europa, con un volume complessivo di vendite pari a 72.741 auto. Fabiano Polimeni

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