Volkswagen, gli USA vogliono la soluzione al dieselgate

Volkswagen, gli USA vogliono la soluzione al dieselgate
Un giudice federale ha imposto una data limite per trovare la soluzione definitiva, accettata dalle autorità

di Redazione

26.02.2016 ( Aggiornata il 26.02.2016 16:43 )

24 marzo 2016. E' la data ultima entro la quale Volkswagen dovrà presentare una linea di intervento risolutiva per i motori EA 189 protagonisti del dieselgate in America. E' un giudice federale del distretto di San Francisco ad averlo stabilito, aggiungendo che di tempo, la casa di Wolfsburg, ne ha avuto a sufficienza dallo scorso settembre, quando divenne di dominio pubblico l'ammissione di aver adottato dispositivi di aggiramento dei controlli sulle emissioni inquinanti in fase di omologazione. «Mi sembra che sei mesi siano un lasso di tempo lungo abbastanza per determinare se c'è o meno un procedimento tecnico che Volkswagen può utilizzare e sia accettato dal governo degli Stati Uniti», le parole del giudice, che ha ribadito come l'assenza di misure lasci la minaccia dei diesel inquinanti come ancora attuale. In Europa si sta già procedendo all'adeguamento dei motori 2.0 Tdi, primo modello a esser richiamato è stato il pick-up Amarok, poi seguirà Volkswagen Passat. Ma tra legislazione europea e legislazione statunitense c'è una profonda differenza nei limiti imposti alle emissioni di NOx, tali da non consentire l'adozione delle stesse misure negli USA, poiché non sarebbero efficaci. La platea di auto da richiamare in nord America ammonta a qualcosa come 600 mila veicoli e un primo piano di intervento proposto da Volkswagen è stato rigettato dal CARB, rinviato al mittente e reso noto a fine 2015. Il legale che ha rappresentato Volkswagen dinanzi al giudice, Robert Giuffra, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters, ha spiegato come i colloqui tra EPA, Carb, Volkswagen e Dipartimento di giustizia USA proseguano, con progressi nella ricerca di soluzioni. Non sono emersi, tuttavia, i dettagli, quali novità si registrano nel percorso di adeguamento tecnico delle auto del dieselgate. Una situazione delicata dall'altra sponda dell'Atlantico per la casa tedesca, che ha portato al rinvio del tradizionale incontro annuale con gli azionisti, in programma originariamente per il 21 aprile 2016, al pari della conferenza stampa di presentazione del bilancio 2015, proprio in attesa della definizione dell'impatto del dieselgate sulle casse. Il giudice Breyer, dopo che il Dipartimento di giustizia statunitense ha citato in giudizio Volkswagen per 46 miliardi di dollari, ha sottolineato come, in assenza di una proposta di intervento approvata dalle autorità entro il 24 marzo 2016, «la causa avanzerà piuttosto in fretta». Fabiano Polimeni

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