Volkswagen, niente dividendi agli azionisti?

Volkswagen, niente dividendi agli azionisti?

Lo scorso anno 2,3 miliardi destinati agli azionisti. Negli USA prorogato il termine per una soluzione al dieselgate, ma si apre un nuovo fronte legale

di Redazione

30.03.2016 16:17

Due miliardi e 300 milioni di euro. E' quanto "pesano" i dividendi pagati agli azionisti Volkswagen nel 2015. Secondo fonti d'agenzia, quest'anno potrebbero non essere pagati quelli relativi al 2015, quantificati in 4,80 euro per ciascuna azione ordinaria e 4,86 euro per le privilegiate. Il tutto, ovviamente, a causa delle ripercussioni del dieselgate, la cui portata complessiva, in termini di ricaduta economica negativa sul gruppo, è stimata dagli analisti in 30 miliardi di euro. L'agenzia tedesca DPA che ha riportato la notizia ha citato una fonte interna al gruppo, secondo la quale gli azionisti non vedrebbero un centesimo dei dividendi previsti. Le reazioni ufficiali della casa si sono limitate a rinviare la comunicazione di ogni decisione al 28 aprile, data dell'annuale incontro per la presentazione dei risultati economici 2015. Sarà un'assemblea che si terrà quattro giorni dopo il nuovo termine ultimo fissato dal giudice federale Breyer del Distretto di San Francisco per la presentazione di una soluzione definitiva al parco veicoli ancora circolante sul suolo statunitense e coinvolto nel dieselgate. Ricordiamo che il Dipartimento di giustizia americano ha citato in giudizio per 46 miliardi di dollari il gruppo Volkswagen e il termine ultimo inizialmente fissato dal giudice per il raggiungimento di un accordo con gli enti regolatori sulle misure tecniche e non, dirette a sanare le emissioni inquinanti dei veicoli coinvolti nel dieselgate, era il 24 marzo scorso. Sembra che tra Volskwagen e gli enti responsabilità della tutela ambientale (CARB ed EPA) si siano fatti passi avanti, resta l'attesa per scoprire in quali interventi si concretizzeranno le discussioni portate avanti in questi mesi. Sempre dagli USA, si apre un nuovo fronte legale per la divisione Volkswagen Group America, citata in giudizio dal FTC, la Commissione federale per il commercio, a causa di una pubblicità ingannevole, nella quale il marchio presentava i veicoli turbodiesel come "Clean Diesel", salvo poi essersi rivelati con emissioni inquinanti di NOx molto sopra il limite consentito e con il defeat device ad aggirare i controlli al banco. Fabiano Polimeni

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