Aci Easycar, evoluzione digitale

Aci Easycar, evoluzione digitale

Sistema di servizi digitali per semplificare la vita agli automobilisti e alle istituzioni

di Redazione

24.05.2016 21:35

ACI ha presentato EasyCar, un sistema di servizi digitali, sviluppato in linea con le indicazioni del Codice per l’Amministrazione Digitale (CAD) e di AgID, che interessa i quasi 40 milioni di automobilisti italiani.

EasyCar, in continua evoluzione, ideato e realizzato interamente dall’ACI, per proseguire nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione facilitare la vita dei cittadini.

Questi i servizi

 

  • Certificato di Proprietà Digitale (CDPD): presentato il 1° ottobre dello scorso anno e pietra angolare della rivoluzione digitale ACI: 7 milioni di certificati in 7 mesi (oltre 30mila al giorno) per un documento fondamentale che l’automobilista non può più smarrire, non può più essergli rubato, né si può falsificare.
  • Atto di vendita Digitale (AD): da oggi si aggiunge al CdP digitale l’intero processo di compravendita dei veicoli che diventa “nativo digitale”: le procedure amministrative si semplificano ulteriormente, e - grazie all’uso della firma elettronica - si garantisce la massima sicurezza dei documenti.
  • AvvisACI: con al centro l’automobilista che, una volta registrato sul Sito ACI, sarà informato tramite mail o un sms ogni qual volta venga trascritto al PRA un evento relativo a un proprio veicolo, quali ad esempio, la trascrizione dell’Atto di Vendita, l’iscrizione del Fermo Amministrativo, oppure la radiazione da parte dell’Autodemolitore. Inoltre da luglio 2016 questo nuovo servizio sarà accessibile anche tramite SPID (il sistema pubblico di identità digitale).
  • MYCAR e INFOTARGA: a breve saranno attivati questi ulteriori due servizi per i cittadini: MyCar per consultare la situazione fiscale, il Cdp Digitale e i dati tecnici del tuo veicolo; Infotarga che permetterà - ad esempio prima di acquistare un’auto usata - di verificare se è rubata, se è stata radiata, oppure per consultarne la valutazione, i costi di passaggio di proprietà, del bollo o chilometrici.

 

Tra gli strumenti realizzati, che potranno essere messi a disposizione di tutta la PA, appare particolarmente rilevante il progetto d’integrazione dati - realizzato insieme alle Università di Trento e di Roma “La Sapienza” - che permette di trasformare i dati stessi in altrettante informazioni.

Date di nascita, targhe delle auto, redditi e informazioni contenute in banche dati diverse, possono essere integrate, eliminando, così, i controlli manuali, riducendo i tempi di lavoro (con grande risparmio economico) ma, soprattutto, recuperando imposte evase.

Grazie a questo sistema, nella sola Regione Valle d’Aosta, sono stati individuati  circa 10 milioni di Euro all’anno non pagati, fra Imposta Provinciale di Trascrizione e Bollo Auto.

Ad Aprile 2016, inoltre, è stato stipulato un accordo con la Città Metropolitana di Roma che ha permesso di scoprire più di 100.000 veicoli che circolano senza assicurazione e – in molti casi – senza aver pagato il bollo.

 

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