VUHL 05RR a Goodwood, dalla pista alla strada

Un pacchetto di sviluppo trasforma la VUHL 05, portandola a una rapporto peso-potenza migliore di Ferrari, McLaren e Bugatti

23.06.2016 16:11

Gran Bretagna, patria delle iperleggere. In un segmento di estrema nicchia va a inserirsi un altro marchio, in arrivo da tutt'altre latitudini: VUHL. Dal Messico la 05 si mise in mostra due anni fa, oggi a Goodwood si presenta evoluta, con tanti accorgimenti buoni per esaltare il carattere di un'auto pensata per la pista e omologata per la circolazione su strada. Il tragitto che porta al circuito per molti, ardita impresa utilizzarla per muoversi nel traffico, alla ricerca di un bel misto sul quale lanciarla. 

Il design, su proposte come VUHL 05RR lascia il più delle volte perplessi, perché sono altre le considerazioni da fare. Tutto è studiato per la massima efficienza in pista e una delle novità del pacchetto di sviluppo è rappresentato dall'ala posteriore fissa, a tutta larghezza, in fibra di carbonio. Lavora insieme a un fondo piatto ridisegnato e un diffusore ispirato alle soluzioni adottate in Formula 1. Non si conoscono i valori di carico generato, dettaglio che altri, Elemental RP1, hanno svelato senza misteri alla vigilia de Festival della velocità. 

La carrozzeria interamente in fibra di carbonio è un "accessorio" a richiesta, mentre il telaio in fibra e alluminio è l'ossatura intorno alla quale costruire una radicale ed estrema iperleggera. Pesa il 10% meno della VUHL 05, con un centro di gravità abbassato di 50 millimetri, dettagli da abbinare ai 390 cavalli del motore EcoBoost 2.3 litri, oltre 100 in più della prima applicazione. Con una massa di appena 640 kg a secco, si ottiene un rapporto peso-potenza di oltre 608 cavalli per tonnellata, migliore di quanto non faccia una Ferrari F12 Tdf, McLaren P1 o Bugatti Veyron, si vantano in VUHL. 

A Goodwood affronterà la collina venerdì, guidata dal pilota di GP2 e tester Manor, Jordan King. Altre caratteristiche fanno parte del bagaglio tecnico della 05RR, come i cerchi in fibra di carbonio, il cambio sequenziale sei marce, ammortizzatori Bilstein regolabili in compressione ed estensione, molle Eibach, e uno sterzo in titanio, reso più rapido del 15%. Ultimi numeri, quelli dedicati alle prestazioni: oltre a raggiungere i 256 km/h, accelera da zero a cento orari in 2"7 e altrettanto impressionante è il dato relativo alla frenata da 100 a 0: meno di 30 metri, potendo contare su un impianto con dischi tradizionali e pinze Alcon.

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