La Casa di Maranello pubblica i dati sul secondo trimestre: utili e ricavi sono in aumento, il 2016 sarà un anno record: il merito è soprattutto delle nuove 488
03.08.2016 11:08
Ferrari ha annunciato i risultati preliminari consolidati relativi al secondo trimestre e al semestre conclusosi il 30 giugno 2016. Nel secondo trimestre sono state consegnate 2.214 vetture, con un incremento dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il merito è soprattutto delle nuove 8 cilindri, la 488 GTB e la 488 Spider (la nostra prova su strada), le cui vendite sono aumentate del 16%, mentre le consegne dei modelli a 12 cilindri sono diminuite del 22%, a causa, sostiene il marchio di Maranello, della fine produzione della FF, nonché del fatto che la F12berlinetta sia giunta al suo 5° anno di commercializzazione, e in seguito all’esaurimento del lotto del modello LaFerrari, una serie speciale limitata. Questo calo è stato in parte compensato dall’introduzione della nuova F12tdf e ora si attende il debutto de LaFerrari scoperta al prossimo Salone di Parigi (vedi gallery).
Ferrari LaFerrari Spider, perde il tetto non le prestazioni
Dopo la coupé è tempo della variante spider. In casa Ferrari si è continuato a lavorare al progetto LaFerrari, partorendo la versione con tetto removibile. Hard top in fibra di carbonio o soft-top, a scelta. Cambiano particolari di aerodinamica e soluzioni sul telaio, rivisto per assicurare uguale rigidità torsionale e flessionale della coupé. Al salone di Parigi la scheda tecnica completa di quella che sarà LaFerrari Aperta
Guarda la galleryPer quanto riguarda i mercati, Europa, Medio Oriente e Cina hanno registrato un aumento delle richieste con la regione Emea cresciuta del 14% e il colosso asiatico a ben +26%, mentre il mercato americano rimane sostanzialmente stabile.
I ricavi netti si sono attestati a 811 milioni di euro, con un incremento di45 milioni o del 5,9% (+6,2% a cambi costanti) rispetto al secondo trimestre 2015. L’Adjusted EBIT è pari a 156 milioni, con un incremento del margine di 310 pbs, l’utile netto adjusted è aumentato del 35%, attestandosi a 104 milioni mentre l’indebitamento industriale netto, in miglioramento rispetto a marzo 2016, è di 763 milioni di euro.
Link copiato