Dieselgate, l'Antitrust multa Volkswagen per 5 milioni

Dieselgate, l'Antitrust multa Volkswagen per 5 milioni

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sanziona Volkswagen col "massimo edittale". Negli USA il Dipartimento di Giustizia ha imposto un risarcimento di 14,7 miliardi di dollari

di F,.C.

09.08.2016 09:17

A quasi un anno di distanza dall'esplosione dello scandalo Dieselgate, che ha coinvolto globalmente il Gruppo Volkswagen, anche le autorità italiane sanzionano il colosso automotive tedesco. Ma se negli Stati Uniti il risarcimento imposto dal Dipartimento di Giustizia è stato di 14,7 miliardi di dollari, l'Antitrust ha sanzionato la Casa di Wolfsburg col "massimo edittale", ossia 5 milioni di euro

La pratica, si apprende da una nota ufficiale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, riguarda la commercializzazione sul mercato italiano, a partire dall’anno 2009, di autoveicoli diesel (con codice identificativo EA189 EU 5) la cui omologazione è stata ottenuta attraverso l’utilizzo di un software in grado di alterare artificiosamente il comportamento del veicolo durante i test di banco per il controllo delle emissioni inquinanti. Ciò al fine di fornire un risultato delle emissioni ossidi di azoto (NOx) più basso di quello ottenibile nella modalità che invece si attiva nel normale utilizzo del veicolo su strada.

Nello specifico: Volkswagen ha installato un sistema di ricircolo dei gas di scarico negli autoveicoli del Gruppo con motorizzazione diesel EA 189 Euro 5 (denominato sistema EGR) in grado di operare in due distinte modalità a seconda che l'autoveicolo si trovi in una situazione di test di banco sui rulli ovvero nella normale guida su strada. Tale sistema è in grado di fornire un valore delle emissioni NOx8 nella modalità di funzionamento che si attiva durante i test di banco più basso di quello riscontrabile nella modalità che si attiva nel normale utilizzo del veicolo. Il sistema EGR è in grado infatti di riconoscere quando la vettura si trova sui rulli in un ciclo di controllo delle emissioni NEDC9 attualmente in vigore impostando il sistema di ricircolo dei gas di scarico in maniera tale da fornire un risultato delle emissioni NOx più basso di quello risultante nel normale utilizzo su strada. Il sistema EGR è dunque in grado di ridurre l’efficacia del sistema di controllo delle emissioni inquinanti nella modalità che viene attivata nella normale guida su strada. L’utilizzo di questo impianto di manipolazione, non consentito dalle norme comunitarie, pertanto, avrebbe permesso ai veicoli in questione di ridurre i valori delle emissioni inquinanti NOx in sede di prove di omologazione, alterandone i risultati. Alla luce di tale condotta assumono rilevanza le informazioni pubblicitarie rese dai professionisti in relazione ai vanti ecologici e alle indicazioni circa la conformità degli stessi ai parametri concernenti le emissioni inquinanti e ambientali.

L’Autorità ha ritenuto tale condotta scorretta ai sensi del Codice del Consumo poiché gravemente contraria agli obblighi di diligenza professionale e idonea, altresì, a falsare in maniera rilevante il comportamento economico dei consumatori, inducendoli ad assumere una scelta di consumo che non avrebbero altrimenti preso qualora consapevoli delle reali caratteristiche dei veicoli acquistati.

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L'Autorità ha parimenti ritenuto scorretta  la presenza, in vari cataloghi informativi diffusi dal Gruppo, di specifici green claims e messaggi pubblicitari che attribuiscono al produttore una particolare sensibilità ambientale o una specifica attenzione al livello delle emissioni inquinanti delle proprie autovetture. Secondo l'Antitrust tali messaggi, alla luce di quanto emerso nel corso del procedimento, sono suscettibili di indurre in errore i consumatori, con riferimento alla vocazione ambientale, alla responsabilità sociale rivendicata dal produttore, nonché alle affermazioni del rispetto delle normative vigenti in materia.

Con riguardo alla gravità della violazione, si legge nel testo integrale dell'Adunza dell'Antitrust, si tiene conto nella fattispecie in esame del fatto che Volkswagen AG, è uno dei principali operatori a livello mondiale nella produzione di autoveicoli e veicoli commerciali. Il fatturato complessivo 2015 di VW AG è stato pari a 73.510.000.000 euro. Volkswagen Group Italia S.p.A. è la filiale italiana del Gruppo ed opera nella distribuzione in Italia di autoveicoli e veicoli commerciali del Gruppo Volkswagen, che comprende al suo interno, tra gli altri, i marchi Volkswagen, Audi, Seat, Skoda e Volkswagen veicoli commerciali. Il fatturato 2015 di VW Italia è stato pari a 4.272.367.749 euro.

Gli autoveicoli con motorizzazione diesel EA 189 coinvolti nella vicenda venduti in Italia nel periodo 2009 - 2015 ammontano ad oltre settecentomila. Si tratta, in particolare, di circa 150.000 -300.000 veicoli Audi, 30.000- 50.000 veicoli Skoda, 30.000- 50.000 veicoli SEAT, 300.000 - 400.000]veicoli Volkswagen e 15.000 – 20.000 Volkswagen veicoli commerciali.

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