Le super Hyundai saranno "signore dell'Anello"

Le super Hyundai saranno "signore dell'Anello"

I modelli sportivi della Serie N saranno realizzati da una divisione speciale, direttamente al Nurburgring

di Francesco Forni

10.08.2016 18:46

Una N stilizzata. Che richiama vagamente lo stile del marchio Hyundai. È il nuovo simbolo della linea sportiva delle auto coreane.

Come la BMW ha la divisione M, sinonimo di high performance, sportività e racing, così la Hyundai avrà la divisione N.

Una lettera che sta per Namyang, città coreana sede del reparto ricerche e sviluppo Hyundai, ma che è anche simbolicamente l’iniziale del Nurburgring, dove la Hyundai ha creato nel 2014 un test center e dove svilupperà le versioni più performanti dei propri modelli.

Il marchio coreano vuole crescere a passi rapidi nel mondo automotive. E cambiare il volto e l’immagine con cui si era fino a ieri proposta agli automobilisti europei. Quattro anni fa c’è stato il primo cambio di passo: un forte impulso allo stile e al design delle auto, diventato aggressivo e spigoloso nei nuovi modelli a partire dalla ix35 in poi.

Poi c’è stato l’ingresso nel motorsport tre anni fa, con la partecipazione al mondiale rally con la i20 WRC culminata con le due vittorie iridate quest’anno, al Rally di Argentina ad aprile con Paddon e quella al Rally Italia Sardegna con Neuville lo scorso 12 giugno.

Nel 2015 poi, l’escalation nella tecnologia dei modelli, con la presentazione di nuove famiglie di motori più potenti e performanti. Il passo ulteriore sarà quello della performance e la futura linea N sportiva sarà il fiore all’occhiello di questa strategia. Per farlo Hyundai non ha esitato a ispirarsi pari pari a BMW e alla sua linea M, anche nella lettera scelta per simboleggiare le versioni sportive: quella successiva dell’alfabeto.

Per non lasciare niente al caso, i coreani l’anno scorso hanno messo a capo della direzione sviluppo e performance per la linea di modelli N proprio un manager strappato alla BMW M: Albert Biermann, ex vicepresidente engineering serie M, un tecnico forte di un’esperienza trentennale al reparto ricerche e sviluppo di Monaco di Baviera.

Ma come si svilupperà la stategia “performance” dei coreani? Lo spiega lo stesso Biermann. “Performance non deve indicare soltanto una quantità enorme di cavalli, ed elevata velocità; per noi il termine ‘performance’ deve significare prima di tutto piacere di guida. Non vogliamo misurare la performance soltanto con i numeri sullo zero-cento o con i km/h, non è la velocità in rettifilo che ti dà piacere di guida, ma il gusto di spingere l’auto in curva e di sentirla tenere bene la strada: quello è il vero divertimento. Un’auto sportiva dev’essere performante su un circuito. E per noi il tracciato del vecchio Nurburgring è la rappresentazione perfetta di questo concetto di sportività: un’automobile che trasmette piacere di guida nelle curve del ‘Ring’ è una vera auto sportiva. Perciò svilupperemo versioni N di alcuni dei modelli Hyundai stradali con apposite specifiche per renderle sportive: parlo di potenza, frenata, assetto, raffreddamento, risposta più pronta del motore e così via. Abbiamo un test center al Nurburgring dove già adesso nascono gli assetti specifici per le Hyundai europee, che a livello di sospensioni e set up differiscono da quelle vendute in Asia e Usa perché le nostre strade sono più severe e richiedono tarature e risposta diversa delle sospensioni. Svolgiamo al Nurburgring oltre 10mila km di collaudi per ogni modello: nemmeno i marchi premium ne fanno tanti. Potenzieremo il nostro test center e le Hyundai N verranno messe a punto là”.

Un anno dopo l’arrivo di Biermann, una Hyundai i30 dotata di uno sperimentale motore 2 litri turbo ha corso alla 24 Ore del Nurburgring lo scorso maggio per fare esperienza preziosa terminando la gara. Ma non si vive di solo Nurburgring, perché un nuovo reparto ricerche e svilluppo sta nascendo a Russelsheim ( vicino a dove è basata la Opel) e quella diventerà la casa della futura divisione N.

Biermann ha le idee chiare su come fare le Hyundai N. E ha anche pianificato le prossime tappe. “Il primo passo è stato realizzare un prototipo per esplorare nuove tecnologie, dotato di telaio in alluminio space frame. Questo ci servirà per mettere a punto telai più rigidi, che sono la chiave di volta per ottenere un’auto sportiva. È importante capire però che non vogliamo realizzare modelli specifici con la sigla N; secondo la versione N saranno basate su un modello di massa, dotate però di una personalizzazione propria: assetto, motore, freni, raffreddamento, aerodinamica”.

Se tutto va secondo i piani, la prima Hyundai serie N sarà in produzione tra poco più di un anno. “E - promette Biermann - sarà una sportiva a buon prezzo”.

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