Citroen C3, il progetto raccontato dai "boss"

Citroen C3, il progetto raccontato dai "boss"

Linda Jackson, l'amministratore delegato del marchio francese, ci ha raccontato come è nata la nuova piccola francese

di Piero Evengelisti

20.10.2016 22:33

"Per Citroën la nuova C3 è il punto di partenza di un nuovo corso, un momento fondamentale per il brand che vuole rifondare i suoi valori tradizionali, quelli che l’hanno sempre distinto fra i costruttori generalisti, una fascia di mercato dove, prima con C4 Cactus e ora con C3, vogliamo portare una ventata di aria fresca”.

CITROEN C3 A PARIGI, IL VIDEO

Ha le idee chiare Linda Jackson, top manager di PSA che da due anni guida la marca Citroën e che con C3 sa benissimo di inaugurare un periodo cruciale per il brand. Classe 1959, la Jackson è stata eletta  “Donna britannica più influente nell’industria dell’automobile” e, aggiungiamo noi, la seconda a livello mondiale alle spalle dell’unico altro Ceo femmina, Mary Barra che guida General Motors.

“La trasformazione di DS in un marchio autonomo noi la leggiamo non come una perdita ma come una nuova opportunità – ci ha spiegato la Jackson – una sfida per Citroën per distinguersi facendo leva sulle doti tradizionali del brand: creatività, capacità di osare e di creare automobili a bordo delle quali ci si sente bene sotto tutti i punti di vista”.

Fra le righe si può leggere che, per lo meno fino a Cactus, negli ultimi anni queste doti non sono state sfruttate appieno. Mettendo a confronto la prima C3 del 2002, quella che ha creato il fenomeno, con la seconda generazione che sta andando in pensione, risulta evidente che questa manca un po’ di originalità. Non è un caso che dei 3,5 milioni di C3 vendute (mezzo milione soltanto in Italia) la stragrande maggioranza sia rappresentata dalla prima serie.

I NUMERI DELLA NUOVA CITROEN C3

Con la terza serie, C3 si presenta con una carica innovativa che le permetterà di conquistare tanti nuovi clienti, soprattutto giovani e donne, e di tornare ad essere un bestseller in un segmento molto competitivo”, ha dichiarato la top manager inglese che si è conquistata il rispetto dei boss francesi, perché nei quattro anni in cui ha guidato Citroën nel Regno Unito, è riuscita a piazzare DS3 sempre davanti alla Mini nella classifica delle vendite. Con un design che rompe decisamente col passato, ricco di citazioni della originale Cactus, che appare oggi come un’apripista sulla ritrovata strada dell’ “osare”, nuova C3 si presenta, secondo Alexandre Malval che l’ha disegnata, “simpatica, gioiosa e accogliente, con un volto che nasce carismatico e una linea equilibrata capace di trasmettere sensazioni di solidità e serenità”.

Alla nuova C3 che, come sottolineano i progettisti, vuole ricreare a bordo l’atmosfera di casa, le ambizioni non mancano e sono sicuramente legate agli obiettivi “pesanti” (e non dichiarati, ovviamente) che le sono stati assegnati all’interno del Gruppo PSA dal Ceo Carlos Tavares. “La nuova C3- ha sottolineato Linda Jackson – è il primo degli otto modelli, le otto silhouette globali (l’internazionalizzazione è una delle linee guida nella strategia di Citroën, ndr) che in futuro costituiranno la gamma Citroën: dopo C3 altre tre le vedremo nei prossimi 18 mesi”.

Da un anno e mezzo ad affiancare la Jackson, con l’incarico di Responsabile Prodotto, c’è Xavier Peugeot, sicuramente il più brillante fra i manager della grande dinastia dell’auto francese, che non ha dubbi sul futuro della piccola di Casa : “Il segmento chiede soprattutto vetture a cinque porte e C3 sarà disponibile soltanto in questa versione, con una lunghezza che non supera i quattro metri e che assicura la massima maneggevolezza; C3 è un’auto che offre freschezza, audacia e modernità, la dimostrazione dell’offensiva di prodotto avviata da Citroën”. Per il cliente conterà molto la possibilità di distinguersi, di personalizzare l’auto, un desiderio al quale nuova C3 risponde con 36 possibili combinazioni fra colore della carrozzeria e tinta del tetto.

Fattore decisivo nella scelta della vettura sarà anche l’esperienza a bordo “in un ambiente dove la sensazione di benessere è immediata - sottolinea Linda Jackson – perché proprio da C3 cominciamo a vedere i risultati del nuovo Advanced Comfort Program con il quale vogliamo tornare a essere protagonisti, a riaffermare il Marchio Citroën come punto di riferimento quando si parla di comfort in auto”.

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