Nissan Micra, tutti i segreti della nuova generazione

L’evoluzione ha puntato su design e sicurezza, gli stessi elementi che decretarono lo strepitoso successo della prima serie eletta a Car of The Year 1993

di Piero Evangelisti

09.12.2016 19:06

A quasi trentacinque anni dal debutto della prima serie la quinta generazione di Nissan Micra si presenta con lo stesso obiettivo di allora, rivoluzionare il mondo delle city car recuperando, prima di tutto, quella carica di originalità e di simpatia che nella serie che è appena andata in pensione era stata sacrificata sull’altare dell’”auto globale”, un ruolo molto difficile da interpretare tanto sotto il profilo del design quanto dal punto di vista di equipaggiamenti e motorizzazioni, aree nelle quali è complicato accontentare tutti.

Esce dunque di produzione la Micra made in India e arriva la nuova, costruita in Francia nello stabilimento Renault di Flins - un’altra preziosa sinergia nell’ambito della solidissima Alleanza Nissan Renault – pensata esclusivamente per gli automobilisti europei. 

Nuova Nissan Micra: foto

Nuova Nissan Micra: foto

Più europea che giapponese, la quinta generazione rompe col passato con ambizioni da piccola macchina di lusso. Lunga 399 centimetri, ben 17 cm più della precedente, è la più larga del segmento B: seduti al volante c'è molto spazio per le gambe e le spalle, mentre soffrono i passeggeri posteriori. Ampio, tra i più grandi del segmento, il bagagliaio. Da segnalare la presenza di assistenti alla guida da categoria superiore e tecnologie di sicurezza come l’avvisatore visivo dell’angolo morto sul retrovisore, la frenata di emergenza e il cruise control adattivo.

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L’evoluzione del modello ha puntato tutto su design e sicurezza, gli stessi elementi che decretarono lo strepitoso successo della prima serie eletta al suo debutto in Europa Car of The Year 1993, un risultato inatteso per un’auto giapponese nel Vecchio Continente dove le auto del Sol Levante erano oggetti misteriosi a causa del contingentamento, scaduto a inizio anni ’90, che in Italia, per esempio, limitava le importazioni a poche decine di migliaia di pezzi l’anno.

Con un muso accattivante, paragonato a quello di Snoopy, e una dotazione di sicurezza che prevedeva addirittura l’Abs di serie (di serie c’era anche l’aria condizionata), Micra sbaragliò la concorrenza perchè andò ben al di là delle aspettative che il pubblico nutriva nei confronti delle city car di allora.

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Ecco, ciò che oggi auspica Carlos Ghosn, il piccolo zar di Nissan e Renault, è che anche questa volta Micra sappia andare oltre le aspettative che, con il passare degli anni, sono diventate molto più complesse, anche nei confronti delle piccole. Nuova Micra è più bassa, più larga e più lunga della precedente pur restando di misura sotto i 4 metri (1,74 m la larghezza 1,45 l’altezza) e le sue forme esterne discendono da quelle del Concept Sway esposto lo scorso anno al salone di Ginevra, forme profondamente scolpite che hanno come punto di origine il classico frontale V-motion delle Nissan più recenti, e proseguono in fiancate decisamente sinuose.

E' un design curato nei più piccoli dettagli, come le maniglie delle portiere posteriori nascoste nel montante o lo spoiler incorporato nel tetto, di chiara impostazione aerodinamica (0,29 il Cx dell’auto) ma capace di diventare elemento distintivo della vettura. 

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All’esterno, insomma, non rimangono tracce della generazione precedente, ma è nell’abitacolo, molto spazioso grazie alla posizione delle ruote agli angoli della carrozzeria, che si assiste a un’autentica rivoluzione, non soltanto sotto il profilo della grafica, con la plancia dominata da un display da 7 pollici, e dei materiali usati, ma soprattutto dal punto di vista dell’allestimento che rispecchia la dotazione tecnologica decisamente superiore alla media del segmento.

Lunga è la lista dei dispositivi proposti per Micra: Around View Monitor (visione a 360° intorno all’auto) e Lane Departure Prevention, due prime assolute per il segmento, e poi la frenata d’emergenza, il riconoscimento dei pedoni e della segnaletica stradale e il Blind Spot Warning. All’entertainment provvede un raffinato impianto audio della Bose.

Nissan, insomma, per Micra ha fatto le cose in grande, anche per quanto riguarda il telaio che adotta l’Active Ride Control e l’Active Trace Control, dispositivi dedicati a comfort e stabilità finora riservati a Qashqai e X-Trail. Per Micra V, attesa nelle concessionarie a marzo del prossimo anno, torna la motorizzazione diesel (1.5 da 90 cv), esclusa dalla serie precedente perché non adatta a una world car, ma ancora molto richiesta in Europa. Due i propulsori a benzina a tre cilindri: 900 cc, turbo da 90 cv e un mille aspirato da 73 cv.

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