"Palabrise", i ritratti retrodipinti su parabrezza

"Palabrise", i ritratti retrodipinti su parabrezza

In esposizione da giovedì 26 gennaio a domenica 26 febbraio alla Mirafiori Galerie a Torino

di Redazione

11.01.2017 23:05

“Il sole è un lampo giallo al parabrise” canta Paolo Conte in "Genova per noi". E proprio i parabrise - parabrezza di automobili e di Vespa- diventano lo spazio pittorico su cui prende vita l’arte di Guido Palmero. Una tecnica molto raffinata e un supporto decisamente originale sono gli ingredienti della rassegna Art al parabrise, allestita alla Mirafiori Galerie da giovedì 26 gennaio a domenica 26 febbraio 2017.

Palabrise, i ritratti retrodipinti su parabrezza: foto

Palabrise, i ritratti retrodipinti su parabrezza: foto

Il 26 gennaio sarà inaugurata la mostra alla Mirafiori Galerie di Torino

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Le opere sono originalissimi ritratti retrodipinti con colori acrilici su parabrezza, lunotti posteriori o finestrini laterali di auto: una tecnica personale che Guido Palmero da anni ha ideato, sviluppato e progressivamente arricchito e affinato tanto che alcune sue opere sono esposte in modo permanente presso la Galerie Ferrero a Nizza (Francia) alla galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia.

Espressione di un’invenzione artistica sicuramente evocativa, le figure ritratte sono raffigurate all’interno dello spazio chiuso e circoscritto di un’automobile, o in sella alle Vespa, e spaziano dal nostro quotidiano (come i ritratti familiari), alla storia dell’arte (sorprendente la Simonetta Vespucci - Venere di Botticelli - seduta accanto a un ritratto di Raffaello), dal mondo dello sport (straordinari i cinque numeri 10 della Juventus da Omar Sivori a Paul Pogba), a quello del fumetto e dei supereroi, a personaggi simbolo dei nostri tempi, come Papa Francesco ripreso di schiena.

La scelta accurata dei soggetti, unita alla grande capacità tecnico-pittorica, crea un mix raffinato e accattivante, tra pop art e sapienza artigianale, che non ha eguali nel panorama artistico contemporaneo.“Il pennello è il mio obiettivo” afferma Guido Palmero e il risultato del suo lavoro ha davvero più di un punto di contatto con la realtà della fotografia, come quando, guardando certi scatti, ci si sente osservati a nostra volta in un gioco di sguardi e di prospettive che coinvolge ed emoziona.

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