Euro Ncap, 20 anni di crash-test e 78.000 vite salvate

Euro Ncap, 20 anni di crash-test e 78.000 vite salvate
Ben 1.800 veicoli testati: grazie al prestigioso programma l'Europa l'area con minor tasso incidenti mortali

di Francesco Forni

02.02.2017 20:34

Euro NCAP compie 20 anni, il prestigioso programma di crash test è una delle eccellenze per la ricerca nella sicurezza stradale.

Più di 78.000 vite umane in due decenni, grazie ai severi sulle auto nuove: 1.800 i veicoli testati, 630 le valutazioni di sicurezza, 160 i milioni di euro investiti dal 1997 ad oggi.

Michiel van Ratingen, Segretario Generale Euro NCAP. è ovviamente orgolioso, che se con qualche remora: “Siamo molto fieri che il nostro programma di test abbia portato a miglioramenti importanti nei veicoli e abbia reso l’Europa l’area mondiale con il più basso tasso di incidenti mortali. Euro NCAP ha permesso a milioni di consumatori di scegliere con consapevolezza e fiducia la vettura più sicura disponibile sul mercato. Tuttavia, negli anni più recenti, abbiamo assistito ad un rallentamento nel ritmo di miglioramento, quindi, non dobbiamo abbassare la guardia. Vogliamo far sì che, nei prossimi 20 anni, le strade d’Europa divengano ancora più sicure, non solo per gli occupanti degli autoveicoli ma per tutti gli utenti della strada. Già ora sottoponiamo a test molti più aspetti della sicurezza dei veicoli di quanto non facessimo nel 1997 e siamo intenzionati a proseguire in questa direzione. Il prossimo anno sottoporremo a test i sistemi che riconoscono ed evitano l’impatto con i ciclisti e stiamo pianificando una roadmap particolarmente impegnativa per il periodo 2020-2025”.

Tanta strada è stata fatta dal 4 febbraio 1997 quando, per la prima volta in Europa, Euro NCAP diffuse i primi risultati di crash test realistici e confrontabili da parte di esperti indipendenti, rendendo possibile per i consumatori confrontare i livelli di sicurezza dei diversi modelli di autovetture. Le industrie automobilistiche, infatti, erano tenute al solo rispetto di requisiti di legge minimi per l’esecuzione dei crash test sui veicoli nuovi, i cui risultati non venivano resi pubblici.

Scoperti tanti problemi. I primi test evidenziarono carenze nella sicurezza delle autovetture più diffuse, costringendo a ripensare il modo in cui i veicoli venivano progettati, per prevenire gli incidenti e salvare vite umane. Dopo vent’anni, 9 auto su 10 tra quelle vendute nel mercato europeo dispongono di una valutazione Euro NCAP e l’industria automobilistica supporta attivamente lo sviluppo di nuovi requisiti che consentano di raggiungere le massime valutazioni di sicurezza.

Una volta la sicurezza era optional, ora è di serie. Alcune tecnologie, che non esistevano o costituivano al più dotazioni opzionali - airbag per guidatore e passeggeri, airbag laterali, segnalatori di mancato utilizzo delle cinture e dispositivo di controllo elettronico della stabilità - sono ormai standard di serie in tutte le vetture vendute in Europa. I test Euro NCAP sono divenuti ancora più severi e i veicoli oggi possono raggiungere una valutazione massima di 5 stelle, attribuita non soltanto per la capacità di proteggere gli occupanti del veicolo e i pedoni, ma anche rispetto alla capacità di evitare in primo luogo la collisione.

Realtà, non teoria.I test riproducono le condizioni reali di un incidente che potrebbero portare al decesso o al ferimento delle persone coinvolte. I veicoli che ottengono le valutazioni massime, devono dimostrare di essere dotati di tecnologie di serie che consentono di evitare o almeno ridurre la violenza degli impatti, e che, in caso di impatto inevitabile, offrono adeguate protezioni agli occupanti e agli altri utenti della strada.

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EuroNcap, il più prestigioso programma europeo di crash test, celebra i 20 anni di attività con un video che mette a confronto una Rover 100 del 1997 e una Honda Jazz di ultima generazione, per evidenziare l'evoluzione della sicurezza in campo automotive.

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