FCA, in Francia prosegue l'indagine sulle emissioni

FCA, in Francia prosegue l'indagine sulle emissioni
Il fascicolo trasmesso dal ministero dell'Economia a quello di Giustizia. Il gruppo difende la regolarità dei modelli e contesta la validità dei test

di F.P.

07.02.2017 17:01

Spetterà al ministero di Giustizia francese decidere se approfondire le indagini condotte dalla Direzione generale sulla concorrenza, nel quadro delle verifiche sulle emissioni inquinanti di NOx di una dozzina di marchi commercializzati in Francia. Dopo la chiusura del fascicolo legato a Renault, dal dicastero dell'Economia - cui fa capo il Dipartimento sulla concorrenza, il consumo e la prevenzione delle frodi - hanno ultimato i riscontri su FCA.

E come già anticipato nel corso del 2016, secondo i test condotti dal DGCCRF, le emissioni di NOx di Jeep Cherokee e di Fiat 500X sarebbero risultate superiori ai limiti consentiti. Accuse alle quali il gruppo FCA ha replicato confermando la piena regolarità dei modelli, aggiungendo come siano state fornite informazioni alle autorità francesi che dimostrano come i risultati di alcuni dei test in questione non corrispondono con quelli svolti dal ministero dei Trasporti italiano.

Dal fronte emissioni al bonus riconosciuto ai dipendenti FCA per i risultati ottenuti nel 2016. A febbraio in media verranno corrisposti 1.320 euro. Gli stabilimenti di Melfi, Cassino e Sevel di Atessa, sono tra i siti produttivi che hanno confermato o migliorato le performance dell'anno precedente. Ai dipendenti degli impianti di Pomigliano e Verrone, in virtù dello standard di eccellenza confermato dopo quanto fatto nel 2015 andrà una somma superiore.

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