Citycar, il 2017 sarà all'insegna della sfida hi-tech

Citycar, il 2017 sarà all'insegna della sfida hi-tech

Più grandi, più accessoriate più tecnologiche, ecco i modelli più trendy del segmento B 

di Piero Evangelisti

13.03.2017 19:16

La schematica suddivisione del mercato dell’automobile in segmenti, fatta eccezione per la creazione della categoria dei Suv/ crossover, è immutata da decenni.

Il segmento B, per esempio, quello che in Italia vale più di un terzo delle immatricolazioni (quasi il 38% nei primi undici mesi dello scorso anno), si riferisce ancora alle “utilitarie”, definizione che è uscita da tempo dal linguaggio di tutti i giorni: meglio dire “city car” e l’auto ne esce immediatamente nobilitata.

Ma c’è di più, perché queste vetture hanno abbandonato da tempo la taglia supercompatta, tipica di una “cittadina” che deve muoversi senza problemi nel traffico urbano e che si può parcheggiare con una certa facilità, per indossare abiti decisamente più comodi, magari mascherate da crossover.

La taglia, in lunghezza, ha infatti raggiunto e superato in molti casi i quattro metri. Soglia che, per esempio, la Volkswagen Golf raggiunse soltanto con la terza serie, e la Golf non era certo definita “utilitaria”. Crescere nelle dimensioni comporta una crescita nelle ambizioni delle city car di ultima generazione che possono interpretare egregiamente il ruolo di auto per la famiglia oltre a quello classico di seconda auto di casa.

A fine 2016 e nel nuovo anno si è presentata sul mercato una pattuglia di prime mondiali, tutte ormai sul mercato, che confermano questa tendenza e che saranno protagoniste nei prossimi mesi di una competizione che in questo segmento è sempre molto dura.

Una fascia di mercato dove l’innovazione, gli equipaggiamenti, il design e la dotazione tecnologica di connessione e di assistenze alla guida sono indispensabili. Ma dove le vendite, poi, si concretizzano a colpi di promozioni. Proviamo a scorrere queste novità cominciando dalla padrona di casa, la Citroën C3 giunta alla terza generazione che presenta ben poche similitudini con la precedente che non ha saputo ripetere gli exploit della prima (dal 2002 sono stati comunque venduti 3,5 milioni di C3).

L’ultima nata rimane per pochi millimetri sotto i quattro metri e punta sull’originalità del design (ispirato da Cactus) e, soprattutto, sul comfort, valore fondamentale nella storia della Casa francese e forse un po’ trascurato sulle ultime vetture di taglia small a tutto vantaggio delle neonate DS.

Con queste specifiche e le vivaci livree bicolori, C3 si propone con un listino che parte da 12.250 euro (1.2 da 68 cv) con una buona dotazione dove spicca la Connected Cam con la quale si possono inviare immagini dei luoghi che si attraversano durante il viaggio.

Per nuova Micra, Nissan parla invece di rivoluzione. Anche in questo caso la compatta giapponese, che adesso è prodotta in Francia da Renault, vuole tornare ai fasti della prima serie con la quale negli Anni ’90 stupì e conquistò gli automobilisti europei. Tutto è cambiato da quella small car con il muso di Snoopy, perché nuova Micra è lunga quattro metri (3,995 metri) ed è equipaggiata di tecnologie di assistenza alla guida (il Safety Shield di Nissan) normalmente riservate a vetture di taglia ben più grande.

Insieme a un design innovativo (niente a che vedere con la precedente Micra made in India) dispositivi di assistenza del guidatore e infotainment sono le sue armi vincenti, insieme a un listino che parte da 12.600 euro (1.0 l, 73 cv). Ad ampliare l’offerta c’è il ritorno in gamma di un motore diesel.

Una concorrente completamente rinnovata arriva dalla Corea, è la nuova serie di Kia Rio che sfora di 6 centimetri la soglia dei quattro metri (per chi continua a pensare in “piccolo” c’è sempre la Picanto) con un abitacolo decisamente spazioso (il passo è di 2,58 m). Allineata stilisticamente al nuovo corso del design Kia, ben equipaggiata sotto il profilo tecnologico (ormai un must per tutte le city car), nuova Rio arriverà nei prossimi mesi con un listino non ancora definito e un entry level equipaggiato di un motore 1.2 aspirato da 84 cv.

Alla nuova e più intensa sfida fra cittadine non mancherà Hyundai i10 anche se in questo caso si tratta di un leggero restyling del modello precedente, ottenuto con aggiornamenti quasi tutti legati all’elettronica di bordo. Per la più piccola delle Hyundai non cambiano le dimensioni – è lunga 3,67 metri – che rimangono quelle di un’autentica cittadina, analoghe a quelle della nuovissima Suzuki Ignis (3,7 metri) che porta il nome di un precedente Mpv ma che adesso sfoggia le forme di un Suv ultracompatto.

Progettata per una costruzione solida ma leggera, Ignis (ha un listino che parte da 14mila euro con il 1.2 da 90 cv, ma fino a fine gennaio c’è uno sconto di 2.100 euro) vanta una grande abitabilità. Anche nel caso si scelga la trazione integrale All-Grip by Suzuki che la mette in diretta concorrenza con un classico delle city car: la Fiat Panda (lunga 3,65 m), che al Motor Show di Bologna ha fatto debuttare la Cross MY 2017.

Un’altra novità dell’anno appena cominciato sarà la smart forfour electric, la versione EV della più compatta fra le city car oggi in commercio che in una lunghezza di appena 3,50 metri racchiude un abitacolo di dimensioni analoghe a quelle della prima Mercedes-Benz Classe A, un altro esempio di come siano cambiate le city car.

Dalla nostra breve carrellata risulta chiaro che il 2017 è molto competitivo nel segmento B dove è attesa anche la nuova Ford Fiesta (raggiunge adesso i 4,04 m di lunghezza) che si presenterà con quattro distinti look, anche nella raffinata versione Vignale, quella che Ford aveva inizialmente deciso di riservare ai modelli al top della sua gamma.

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