Domenicali: "Con il Suv Lamborghini diventa adulta"

Domenicali: "Con il Suv Lamborghini diventa adulta"

Il presidente di Sant'Agata e la sfida Urus: "Entriamo in un nuovo mercato con clienti diversi e nuovi competitor. E' una sfida grandissima"

di Francesco Colla

08.08.2017 16:27

Lamborghini sarà presente con un’anteprima mondiale al Salone di Francoforte, ancora top secret, prima del grande debutto fissato per il 4 dicembre a Sant’Agata Bolognese, quando verrà sollevato il velo sull’atteso sport utility Urus

Di cui già sono state anticipate alcune caratteristiche, in primis la motorizzazione V8 turbo, definita da Maurizio Reggiani “la più logica per un Suv”. Urus è la grande scommessa del marchio: se tutto andrà come previsto Lamborghini raddoppierà le vendite, toccando quota 7 mila unità annue. E come noto la produzione del nuovo modello ha richiesto grandi investimenti e ingenti assunzioni di nuovi dipendenti.  

Abbiamo approfondito il discorso con il presidente Lamborghini, Stefano Domenicali: “Urus vuol dire passare dall’essere ragazzini a persone adulte. Vuol dire entrare in un nuovo mercato con clienti diversi, mettersi a confronto con altri costruttori. Significa avere una rete di dealer attenti a queste nuove esigenze, diversi chilometraggi, vuol dire cambiare il nostro modo di lavorare”.

Il progetto Urus ha già portato all’assunzione di 400 nuovi dipendenti, con altri 200 in arrivo: “L’arrivo di così tante nuove risorse è sicuramente una sfida importante: significa trasferire i nostri valori a 600 persone. Abbiamo un compito sociale, che condividiamo con i nostri colleghi della Motor Valley, per creare dei corsi di laurea specifici alle esigenze di noi costruttori di auto. Abbiamo aperto inoltre una scuola di formazione duale per cercare di integrare i giovani nel mondo del lavoro”.

“E’ una sfida grandissima, abbiamo una marea di cose da affrontare e quindi non abbiamo certo tempo di annoiarci”. Domenicali è alla guida di Lambo ormai da un anno e mezzo. Ma a darsi un voto come presidente non ci sta e diplomaticamente dribbla la questione: “Non mi devo dare voti. Al massimo posso darmeli quando mi guardo allo specchio (dice ridendo, Ndr). Ciò che mi interessa veramente è creare una bella squadra: conosciamo i nostri obiettivi e se voglio pretendere molto dalle persone devo essere inattaccabile sotto ogni punto di vista. E dal punto di vista della passione, della dedizione e della professionalità credo di dover dimostrare io per primo prima di pretendere dagli altri”.  

 

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese