Dieci prototipi indimenticabili: alcuni rimarranno per sempre esemplari unici, altri sono la base di sportive di serie (quasi) pronte al debutto

Lamborghini concept, i dieci tori dei sogni

In 55 anni di storia Automobili Lamborghini ha creato icone di sportività ma anche modelli incompresi. E ovviamente prototipi. Concept car o visions, come va di moda dire attualmente: sogni  su ruote poi atterrati su strada in veste definitiva, o rimasti pure espressioni di design. 

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A partire dalla Cheeta, progenitrice dello sport utility Urus che verrà svelato il 4 dicembre. Presentata al Salone di Ginevra 1977 rappresenta il primo approccio di Sant’Agata al mondo off-road. Equipaggiata con un motore Chrysler V8 da 5.9 litri abbinato alla trazione integrale partecipò a un appalto indetto dall’esercito statunitense, che tuttavia scelse l’Humvee. Il progetto Cheeta non rimase comunque in un cassetto e nel 1986 venne presentatol’LM002, il primo super Suv della storia. 

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ZAGATO RAPTOR 1996

Al Salone di Ginevra 1996 viene presentata la concept car Raptor, sviluppata da Lamborghini in collaborazione con Zagato. Sviluppata sulla base di una Diablo ed equipaggiata con lo stesso motore V12 da 492 cv  abbinato alla trazione integrale. Nonostante l’accoglienza positiva riservata al prototipo, esteticamente caratterizzato dal tetto con doppia gobba, nonché dall’assenza di Abs e controllo di trazione, la Raptor non venne mai prodotta. E l’unico esemplare costruito è stato battuto all’asta a Pebble Beach nel 2008. 

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CONCEPT S 2005

Ancora Pebble Beach, anno 2005, con la Concept S, massima espressione del design Lambo: una biposto sorprendente basata sulla Gallardo e realizzata in un solo esemplare omologato per la strada. Una barchetta unica, valutata 2,5 milioni di dollari nel 2015, dalla peculiare configurazione con abitacolo diviso dal doppio parabrezza.  

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MIURA 2006

Anno 2006: Miura compie 50 anni. Per celebrare la supercar Lamborghini presenta la Miura Concept, disegnata da Walter De Silva e chiaramente ispirata all’icona anni ‘60, ricalcandone sebbene rispetto all'originale sia circa 16 cm più lunga, 11 più alta e ben 23 più larga. E arricchendola con dettagli contemporanei come i gruppi ottici e i cerchi. Un esercizio di stile bello e buono, tanto che l’allora amministratore delegato Lamborghini Stephan Winkelmann, dichiarò: “La "Miura Concept" è stata solo un omaggio alla nostra storia. Ma la Lamborghini guarda solo al futuro e riproporre il nostro passato non è ciò per cui siamo qui. Quindi non rifaremo la Miura”. 

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ESTOQUE 2008

Lamborghini si presenta al Salone di Parigi 2008 con la propria interpretazione di supersportiva quattro porte. Non proprio una Lambo per famiglie ma comunque una declinazione inedita del dna del marchio, una vettura pensata per un utilizzo quotidiano e caratterizzata dal passo lungo e carreggiata larga per il massimo comfort interno. 

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SESTO ELEMENTO 2010

Il palcoscenico è sempre Parigi, anno 2010. Lamborghini stupisce con Sesto Elemento, che grazie a una struttura resa estremamente leggera dall’uso della tecnologia avanzata della fibra di carbonio, ha un peso a vuoto di soli 999 chilogrammi, compresi il motore V10 e il sistema a trazione integrale permanente. Per prestazioni supreme: da 0 a 100 km/h 2,5 secondi.

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URUS 2012

A cinque anni dall’unveiling il Suv contemporaneo Lamborghini sta per uscire dal recinto. Con forme simili a quelle che hanno debuttato sul concept Urus del 2012. Ma a differenza del prototipo la versione di serie sarà ancora più potente: il motore V8 turbo (novità epocale per Lambo) erogherà ben 650 cavalli.

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EGOISTA 2013

Probabilmente la più estrema ed esagerata della storia Lambo. Un tributo all’Ego firmato da Walter De Silva per celebrare i 50 anni del marchio, che ha disegnato una monoposto futuristica ispirata al mondo aeronautico ed equipaggiata con il motore aspirato V10 da 600 cavalli, protetto da una carrozzeria in fibra di carbonio e alluminio. Un vero jet su ruote: per uscire il pilota debba rimuovere il volante appoggiandolo sulla plancia, aprire il cupolino con un comando elettrico, e scavalcare l'abitacolo.

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ASTERION 2014

Asterion LPI 910-4, ossia la prima ibrida Plug-in della storia Lamborghini. In attesa del primo modello di serie, la concept car del 2014 è costruita intorno a una monoscocca interamente realizzata in fibra di carbonio, con il motore V10 FSI da 5,2 litri montato longitudinalmente in posizione centrale. L'architettura ibrida della Asterion consiste di tre unità elettriche: un motore/generatore che funge anche da motorino d'avviamento (ISG) è piazzato tra il V10 e il cambio a doppia frizione, e ad esso si uniscono due motori elettrici posizionati sull'asse anteriore. Alimentati direttamente dall'ISG, questi motori sono dotati di una funzione di distribuzione della coppia (Torque Vectoring). 

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TERZO MILLENNIO 2017

Dalla ibrida alla elettrica con la Terzo Millennio, la supercar del futuro concepita col MIT, il Massachusetts Institute of Technology. Una visione della sportività di (dopo)domani con motori integrati nelle ruote e un supercondensatore che sia in grado di colmare, in termini di densità energetica, il divario esistente con le batterie convenzionali. Per garantire una densità di potenza straordinaria

Dieci prototipi indimenticabili: alcuni rimarranno per sempre esemplari unici, altri sono la base di sportive di serie (quasi) pronte al debutto