Volkswagen Polo, storia di una citycar diventata grande

Volkswagen Polo, storia di una citycar diventata grande

Nasce nel 1975 dalla meccanica della Audi 50, ed era lunga appena 351 cm: la sesta generazione oggi ne misura 405. Nel frattempo ha diffuso tanta tecnologia e divertimento.

di Redazione

18.01.2018 10:30

Se Golf nasce ufficialmente nel 1974, ecco che proprio questa è la prima data che fa da parametro all'avventura di Volkswagen Polo. In Europa si comincia allora a ragionare di hatchback, berline a due volumi, una formula che il gruppo Volkswagen decide di replicare sempre nel 1974 con una vettura che ci sarà utile, l'Audi 50, a trazione anteriore. Come sapete, la casa dei quattro Anelli dovrà aspettare il modello A1 datato 2010 per ottenere un vero successo tra le citycar. Trentasei anni prima, Audi 50 fu un sostanziale fiasco, per questioni di prezzo.

Nel 1975 arrivò l'idea di dare però un nuovo senso a questa vettura, producendone una variante identica nella meccanica ma più razionale negli equipaggiamenti e nel listino, questa volta a marchio Volkswagen. L'idea fu quella di inventare la Polo. Era lunga 351 centimetri, larga 156 e alta 134, con un peso che non superava i 700 kg: questa è la carta di identità della sua prima generazione. Numeri microscopici visti con gli occhi di una evoluzione che ha aggiunto alla prima altre cinque generazioni, per un totale di oltre 14 milioni di esemplari.

L'idea è andata cambiando, ma evidentemente era azzeccata fin da subito. La Polo si ritrovò ad essere la risposta migliore alla crisi petrolifera e al rincaro della benzina di quegli anni, con motorizzazioni quattro cilindri da 0,9 e 1,1 litri, a cui sia aggiunse la Polo GT 1,3 litri: aveva 60 cv di potenza e consentiva una velocità massima di 154 km/h.

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