Alleanza Renault Nissan Mitsubishi: Ghosn resta n.1, poi Bollorè

Alleanza Renault Nissan Mitsubishi: Ghosn resta n.1, poi Bollorè

Il manager brasiliano rimarrà alla guida dell'alleanza per altri quattro anni: Thierry Bollorè erede designato

 

di Pasquale Di Santillo

16.02.2018 17:44

Squadra che vince non si cambia. Squadra che conquista il primato si conferma. Così, anche se si era insistentemente parlato di Carlos Ghosn come di uno dei candidati più forti per prendere il posto di Sergio Marchionne in FCA, l’annuncio della conferma del visionario imprenditore brasiliano di origini franco libanesi alla guida della multinazionale Renault-Nissan-Mitsubishi, non ha stupito nessuno.

In realtà, nelle ultime due settimane erano filtrate voci che anticipavano la sua permanenza al vertice dell’alleanza francogiapponese. E il comunicato con l’annuncio ha fornito una spiegazione più che logica che poi trova le sue fondamenta nel primato conquistato nel 2017 come primo costruttore al mondo con 10,6 milioni di vetture vendute davanti a Volkswagen e Toyota. Così ilm CdA dell’Alleanza scrive: “…gli eccezionali risultati del piano Drive the Change 2011-2016 e le prospettive del piano strategico Drive the Future 2017-2022, il cda ha ribadito la sua piena fiducia in Ghosn quale presidente e direttore generale di Renault e presidente e direttore generale dell’Alleanza”.

Infatti, lo stesso CdA… “su raccomandazione del comitato nomine e governance ha deciso di proporre il rinnovo del mandato di amministratore di Ghosn, che sarà presentato all’approvazione dell’assemblea degli azionisti il 15 giugno”. Allo stesso tempo, sempre il CdA,  “ha auspicato che i quattro anni del futuro mandato siano principalmente dedicati a tre obiettivi prioritari: condurre le sfide strategiche del piano Drive the Future, il cui termine operativo è fissato al 2022; avviare le tappe decisive, che permettono di rendere duratura l’Alleanza (con Nissan e Mitsubishi, ndr); rafforzare il piano di successione ai vertici del gruppo Renault".

Da parte sua, Ghosn, basandosi sempre sui lavori realizzati dal comitato nomine e governance, “con l’ausilio di uno studio internazionale a cui è stata affidata una missione di valutazione di candidati interni ed esperti, ha deciso, dopo aver ottenuto parere favorevole del CdA, di nominare Thierry Bollorè direttore generale aggiunto del gruppo dal 19 febbraio 2018".

Un modo elegante per far capire a tutti che l’erede della dinastia Bollorè sarà il successore dinastia sul trono dell’Alleanza. Salvo sorprese, sempre possibili quando in ballo c’è un personaggio come Ghosn.

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