Volkswagen Golf GTI TCR: il dono del Worthersee

Volkswagen Golf GTI TCR: il dono del Worthersee

Anteprima al raduno austriaco per la versione di serie più veloce nella storia della GTI

di Francesco Colla

10.05.2018 17:05

WORTHERSEE. Entusiasmante l’elettrico, specialmente se applicato su un prototipo da corsa come la I.D. R che correrà alla Pikes Peak. Ma la Vecchia Guardia Vaggara ha fame di cavalli, oltre che un’inestinguibile sete di birra. 

Volkswagen Golf GTI TCR: foto

Volkswagen Golf GTI TCR: foto

Presentata al Worthersee 2018 la Golf GTI più veloce di sempre, grazie al motore 2.0 turbo da 290 cavalli: 264 km/h la velocità massima eliminando la limitazione elettronica.

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E mamma Volkswagen anche quest’anno non ha certo deluso il suo popolo würstel et circensem, portando sul lago di Worthersee la nuova Golf GTI TRC. Tanta Roba Cavoli. L’edizione stradale della macchina da corsa per il WTCR, vista dal vivo, è veramente cattiva. Jurgen Stackmann, numero uno del marketing Volkswagen, l’ha definita senza dubbio il top di gamma della famiglia e non si può dargli torto. Grazie ai 290 cavalli erogati dal 2.0 turbo è la GTI più veloce di sempre (se si esclude l'edizione limitata Clubsport S), raggiungendo quota 264 km/h, senza tuttavia perdere il family feeling di una macchina “per padri veloci che portano a scuola i figli”. 

E’ una macchina da godersi per strada, il livello più alto mai raggiunto da una GTI”, dice sorridendo Stackmann, portato sul palco a bordo di una GTI prima serie selezionata tra le centinaia presenti in riva al lago. Le due TCR esposte al Worthersee sono ancora esemplari di pre-serie, ma il modelle di serie arriverà a breve, con prezzi “a metà strada tra la GTI e la R”. Da quest’ultima eredita lo scarico Akrapovic in titanio, uno dei tanti optional per rendere unica la propria TCR, così come i cerchi da 19 pollici e l’assetto ribassato di 20 mm, senza contare l’abitacolo che già di serie offre un’ambiente racing con sedili sportivi in microfibra specifica e volante in pelle con cuciture rosse a contrasto. Un ensemble che ha entusiasmato anche Jochi Kleint, il pilota che tentò l’impresa alla Pikes Peak con la Golf bimotore nell’85 e nell’86: “E’ bellissima, sembra la macchina da corsa, manca solo lo spoiler”. 

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