Marchionne: hanno detto di lui

Marchionne: hanno detto di lui

I commenti, i ricordi e gli omaggi dei VIP al grande manager

di Redazione

26.07.2018 07:30

SILVIO BERLUSCONI “Senza avvisarlo dichiarai una volta che mi sarebbe piaciuto vederlo al comando del Paese. La sua competenza sarebbe stata preziosa per ridare dignità alla politica italiana”.

DONALD TRUMP “Tra gli uomini più brillanti e di successo dall’era di Henry Ford”.

SERGIO MATTARELLA “Ha mostrato al mondo la capacità del nostro paese”.

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO “”È stato uno dei più grandi manager internazionali. Abbiamo iniziato e proseguito insieme un lungo e proficuo pezzo di strada alla Fiat negli anni più drammatici con grande spirito di amicizia e collaborazione. Abbiamo avuto nel passato recente contrasti anche molto duri. Ma mai ho messo in discussione il coraggio, la capacità e la visione di Sergio, che hanno permesso il salvataggio e il rilancio del primo gruppo industriale italiano e contribuito a modernizzare le relazioni sindacali nel paese. Sono vicino alla sua famiglia".

ANDREA AGNELLI “Buon viaggio Sergio, continua a illuminare”.

FAUSTO BERTINOTTI “Dobbiamo puntare ai borghesi buoni. Marchionne parlava della risposta ai problemi dell'impresa, non scaricando sui lavoratori e sul sindacato, ma assumendola su di sé”

PIERO FASSINO “Ero pronto ad allearmi con Marchionne. Lui sì che è un vero socialdemocratico”.

PAOLO FRESCO “Lo rimpiangeranno persino e benpensanti di destra e di sinistra”,

MASSIMO D’ALEMA “È arrivato a Torino quando le cose andavano male e le ha raddrizzate applicando metodi da grande manager”. 

DIETER ZETSCHE “La Formula 1, senza Marchionne, rischia di non essere più la Formula 1”.

MATTEO RENZI “In questo paese ha fatto più Marchionne che certi sindacalisti”.

VITTORIO FELTRI “Apparteneva a quel gruppo di italiani che hanno avuto il merito di non lasciarsi imprigionare in quel complicato intreccio di compromessi, patti di reciproca convenienza, luoghi comuni, che formano il retaggio di un'Italia bizantina, arcadica, conformista e contro-riformista”. 

SERGIO CHIAMPARINO “Marchionne rimane l'uomo che ha preso quella macchina ingrippata che era diventata la Fiat e l'ha salvata”.

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