Diesel, dagli scarti alimentari l'R33 che taglia la Co2

Diesel, dagli scarti alimentari l'R33 che taglia la Co2
Volkswagen da 9 mesi impiega sulle flotte di auto diesel a Wolfsburg il BlueDiesel rigenerativo, sviluppato dal 2014. I vantaggi sulle emissioni di Co2 si misurano in un taglio del 20% nel ciclo "well to wheel"

30.11.2018 17:09

È un percorso nato nel 2014, una ricerca che coinvolge il gruppo Volkswagen, l’Università tedesca di Coburg e aziende del settore energetico, come Shell, Tecosol e Neste. La fase di test del BlueDiesel rigenerativo R33 continua, con prove sul campo che hanno visto la flotta di veicoli in uso ai dipendenti Volkswagen, in quel di Wolfsburg, rifornirsi dalla pompa di servizio aziendale per 9 mesi esclusivamente di R33. 

Una miscela di gasolio che al composto di origine fossile (il 67%) somma biodiesel in misura pari al 7% e diesel rinnovabile (26%) prodotto da Neste da oli vegetali e scarti di grasso di origine animale. I vantaggi in termini di emissioni complessive di Co2, misurate dal “pozzo alla ruota”, considerando quindi dalla fase iniziale d’estrazione della materia prima fino all’impiego del carburante in auto, sono nell’ordine del 20% di riduzione.

È noto come tra le emissioni principali dei veicoli diesel non sia la Co2 l'inquinante presente in misura maggiore e più pericoloso per l'uomo quanto piuttosto le emissioni di NOx, da trattare con i sistemi applicati ai moderni motori Diesel puliti (SCR con iniezione di additivo Ad Blue). Pertanto, la riduzione dell’inquinante misurata nell’intero ciclo del carburante è centrale per leggere i benefici del BlueDiesel R33.

L’impiego della miscela di biodiesel e Diesel di origine fossile non richiede alcun adattamento dei propulsori né omologazioni particolari, rientrando il carburante nella normativa europea di riferimento. Tra le componenti di scarto riutilizzate per il 7% della composizione dell’R33 (numero che individua la percentuale di contenuto biologico presente nel carburante) c’è l’olio esausto di tipo alimentare. Il materiale di scarto, dopo essere differenziato, viene filtrato, ripulito e processato per ottenere una miscela di paraffina da legare al diesel.

Dopo i test condotti a Wolfsburg, Volkswagen amplierà l’impiego del BlueDiesel rigenerativo all’impianto di Salzgitter; dalla scorsa estate Bosch è entrata a far parte del gruppo che collabora allo sviluppo del carburante.

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese