Curve tortuose, condizioni climatiche avverse e norme di sicurezza inesistenti: ecco i percorsi da evitare, anche per i turisti più curiosi

Le strade più pericolose al mondo

Fianchi delle montagne, altezze da brividi, condizioni precarie del terreno. Le strade più pericolose al mondo hanno queste caratteristiche e spesso non sono segnalate da appositi limiti di velocità. Chi le percorre è ormai abituato al pericolo, lo stesso non si può dire di quei turisti che, pur di scattare una foto incredibile e acchiappa like, si avventurano in percorsi sconosciuti e potenzialmente letali pur di ammirare un panorama mozzafiato. Purtroppo non è raro, infatti, apprendere la notizia di incidenti mortali lungo queste strade. Scopriamo allora quali sono le strade più pericolose al mondo.

 

<div style="page-break-after: always"> </div>



Al confine tra Pakistan e Cina c'è l'autostrada del Karakoram. Lunga 1.200 km, dà l'accesso a montagne e ghiacciai che superano gli 8.000 metri di altezza. La zona, vista l'altitudine, è soggetta a disastri naturali, come frane, alluvioni, frequenti nevicate e, di conseguenza, valanghe. I lavori per questa autostrada sono iniziati alla fine degli anni 50 e sono durati per ben vent'anni: nel periodo di costruzione sono morti circa 1.000 addetti ai lavori. Numeri che spaventano e rendono l'idea di quanto questa strada possa essere potenzialmente pericolosa.

 

<div style="page-break-after: always"> </div>



Automobili schiacchiate e autobus ribaltati. Ecco uno scenario frequente nello Zoji Pass, 3.528 metri, in India. Vista la stretta carreggiata e le condizioni meteorologiche avverse (le nevicate creano veri e propri muri di ghiaccio lungo entrambi i lati della strada), durante l'inverno il passo è spesso chiuso. Questo però non esclude l'alto tasso di pericolosità dello Zoji Pass, dato che si tratta di una strada sterrata con assenza di barriere protettive. 

 

<div style="page-break-after: always"> </div>



Facendo un salto dall'altra parte del mondo, in Bolivia, troviamo la North Yungas Road. Le statistiche parlano di 200-300 morti l'anno: dati decisamente molto poco incoraggianti. Non è un caso che questo percorso sia soprannominato “Death Road” o “Camino de la Muerte”. Nebbia e pioggia avvolgono il tratto di strada che fa parte della Cordillera Orientale, facile quindi sbagliare percorso (non solo per le auto ma anche per motociclisti e ciclisti) e precipitare per oltre 3.000 metri, perché pure in questo caso non esistono guardrail. 

 

 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 



In Europa il primato va all'Atlantic Road, "La strada dell'Atlantico" della Norvegia, lunga circa 8 km compresa tra le città norvegesi di Kristiansund e Molde. Il maggior pericolo, qui, si chiama allagamento. Essendo una strada che attraversa isolette panoramiche, le tempeste possono causare non pochi danni. La prima risale proprio agli anni 80 quando, durante la sua costruzione (iniziata il 1º agosto 1983 e terminata il 7 luglio 1989), ne arrivarono oltre dieci. 

 

<div style="page-break-after: always"> </div>



Di nuovo in Cina, con il tunnel Guoliang. I costruttori si sono davvero impegnati perché si tratta di una strada scavata nel fianco di una montagna, anche piuttosto ripida. Il motivo di questa folle impresa ha origine nel 1972: il villaggio isolato di Guoliang doveva essere collegato con le zone circostanti. Hanno partecipato ai lavori solo tredici abitanti che, armati di martelli e scalpelli, hanno letteralmente scavato nella roccia. Il risultato, ovviamente, non è stato dei migliori: curve pericolose, zero sicurezza e altissimi rischi. 

 

 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

 



C'è una leggenda popolare in Afghanistan. La strada Kabul-Jalalabad ha un bilancio di vittime talmente alto che nessuno è in grado di dare cifre più o meno precise. Oltre ai molti attentati che caratterizzano questa valle della morte, ci pensano curve tortuose e corsia stretta ad aumentare il numero delle tragedie. Questi dati spaventosi, però, sembrano non impensierire gli automobilisti che continuano a sfrecciare per la Kabul-Jalalabad incuranti del pericolo. 

 

 

<div style="page-break-after: always"> </div>

 

 



Infine, l'Alaska's Dalton Highway, regina dei ghiacci e delle nevi. L'autostrada è lunga 666 chilometri e, nonostante la sua posizione remota e la totale assenza di strutture (stazioni di servizio, ristoranti, hotel, strutture mediche) per buona parte del percorso, è molto percorsa. A peggiorare la situazione  anche qui non mancano gli agenti atmosferici invernali: ghiaccio e neve la rendono, infatti, impraticabile.

Curve tortuose, condizioni climatiche avverse e norme di sicurezza inesistenti: ecco i percorsi da evitare, anche per i turisti più curiosi