Milano, la sosta selvaggia ferma i mezzi ATM

Milano, la sosta selvaggia ferma i mezzi ATM

Secondo le stime dell’azienda dei trasporti meneghina, per colpa dei parcheggi illegali i tram e gli autobus sono rimasti bloccati nel 2018 per ben 2.300 ore: più di tre mesi, con elevati danni collaterali al traffico e ai quartieri cittadini

di Redazione

21.05.2019 15:56

Tre mesi, secondo le stime di ATM, l’Azienda dei Trasporti di Milano. Questo è il tempo totale che tram e autobus hanno passato rimanendo fermi a causa di altri veicoli parcheggiati irregolarmente lungo le vie della città. E stiamo parlando esclusivamente dell’anno 2018.

Numeri impressionanti, che sono alimentati da infrazioni all’ordine del giorno e presentano una quantità enorme di danni collaterali, considerata la frenesia della vita metropolitana e il numero di passeggeri che mediamente si affidano ai mezzi per andare a lavoro o per i propri spostamenti.

Nel 2018 sono arrivate 2.753 multe per interruzione di pubblico servizio, di cui 679 legate ad incidenti. In 1.873 di queste, la colpa è stata di un auto posteggiata in malo modo lungo il tragitto di un mezzo pubblico: mediamente  cinque stop al giorno.

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Tempo di blocco del transito dei mezzi pubblici per ATM

Il problema non riguarda solamente il mezzo pubblico, che vede intralciato il proprio cammino, ma coinvolge sia i cittadini che si trovano a bordo, e sia il traffico della strada interessata e le vie perpendicolari. Per un automobilista che blocca il transito, un intero quartiere, sovrappopolato come può capitare a Milano, resta imbottigliato con ovvie perdite di tempo, ore di lavoro, appuntamenti, voli, coincidenze ferroviarie.

Inoltre, al tempo perso per l’arresto del tram, dell’autobus, del filobus va aggiunto quello necessario per ristabilire una viabilità regolare. Il totale, secondo i calcoli di ATM, è di 2.300 ore totali in cui i mezzi pubblici sono stati costretti a rimanere fermi. Più di 95 giorni in un anno.

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Danno economico e risarcimenti

A livello economico, il danno per ATM va dai 90 ai 1.500 euro per ogni incidente: il risarcimento, in questi casi, spetta agli automobilisti in fallo o alle loro assicurazioni in base alla gravità del danno.

A multare le auto in questione possono essere le forze di polizia oppure gli ispettori dell’ATM: le une sono sovraccariche di lavoro, gli altri hanno l’autorizzazione a segnalare soltanto le infrazioni sulle corsie riservate ai mezzi. A sottolinearlo è l’assessore alla Mobilità Marco Granelli:

Alla Camera è in discussione il Progetto di legge Baldelli (Forza Italia) appoggiato anche dalla Lega, che vuole mantenere le limitazioni attuali per gli ispettori ed escludere la possibilità di dare queste sanzioni agli ausiliari del traffico. Per questo motivo, su proposta di alcuni Comuni come Milano, Bologna, Genova, Roma o Torino, Anci ha chiesto un emendamento affinché anche gli ausiliari e gli ispettori possano multare chi, parcheggiando in modo irregolare sui binari del tram, vicino alle fermate o in quelle parti della carreggiata vietate, compromette l'accessibilità, la qualità e la velocità del servizio di trasporto pubblico”.

La situazione, così come in altre metropoli italiane, è critica. Si cominci quindi dal buonsenso a parcheggiare: sarebbe già un grande passo in avanti.

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