De Tomaso P72, la P70 rinasce a Goodwood

De Tomaso P72, la P70 rinasce a Goodwood

Il progetto può trasformarsi in una piccola serie, omologata anche per il mercato europeo. Tutta da definire la tecnica. Al Festival di Goodwood ha impressionato per i dettagli old time, le lavorazioni in rame e le forme anni Sessanta

10.07.2019 ( Aggiornata il 10.07.2019 16:41 )

Uno sguardo e sembra di tornare indietro nel tempo, alle Sport Prototipo che hanno fatto la storia delle corse. Stilemi che si ritrovano su De Tomaso P72. Prima uscita in pubblico al Festival di Goodwood, in un’operazione revival che punta a introdurre una piccolissima serie di 72 esemplari sul mercato.

De Tomaso P72: foto

De Tomaso P72: foto

Al Festival di Goodwood, la rinascita del marchio De Tomaso passa dal concept P72. Un'idea di supersportiva che richiama lo stile delle Sport Prototipo anni Sessanta e sviluppa l'idea alla base della P70 mai realizzata. Potrebbe diventare un prodotto in piccola serie, da 750 mila euro

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Non è ancora il tempo di addentrarsi nei dettagli tecnici. Si sa solo come la P72 nasca intorno allo stesso telaio monoscocca in fibra di carbonio che è alla base della Apollo IE. Apollo e marchio De Tomaso, brand sotto l’ombrello di un comune investitore, Ideal Team Ventures, a rilevare nel 2014 i diritti sul marchio che fu di Alejandro De Tomaso, al termine di numerose vicissitudini legali e industriali, con fallimenti seriali dopo gli anni Novanta.

IL PROGETTO ORIGINARIO

Forme morbide e affusolate per la P72, idealmente erede del prototipo P70 che sarebbe dovuto nascere dalla collaborazione tra De Tomaso e Shelby, nel 1964. Arrivò il capitolo GT40 a catalizzare le attenzioni di Shelby e, la P70, restò un’incompiuta, alla quale dare, oggi, seguito.

Progetto P70 che divenne un prototipo carrozzato Fantuzzi, realizzato da De Tomaso e Peter Brock, progettista in uscita dal team Shelby.

IL CONCEPT

A Goodwood il prototipo si è presentato con un motore aspirato V12 da 6.3 litri, tutt’altro che l’unità destinata a una futura produzione in serie, che vedrà il marchio De Tomaso collaborare con HWA, ovvero, tecnica e soluzioni ispirate dal mondo Mercedes.

Alcune similitudini stilistiche la avvicinano alla P4/5 Competizione di Glickenhaus, solo sull'anteriore. Molto più morbida e avvenente la silhouette complessiva della P72.

I particolari color rame lucido, dai  cerchi agli specchietti, fino a un abitacolo che sfoggia i gioielli più pregiati nelle lavorazioni diamantate, sono il tratto distintivo: l'intera strumentazione analogica ha ogive lucide, inserti sul volante abbinano pelle ,carbonio e rame, mentre la leva del cambio manuale, con cancello a vista, ha ogni elemento a vista nella colorazione rame. 

Dovesse arrivare allo stadio della produzione, De Tomaso P72 avrebbe un prezzo di circa 750 mila euro.

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