Tasse auto aziendali: imposta solo su nuove immatricolazioni

Tasse auto aziendali: imposta solo su nuove immatricolazioni

Il ministro dell'Economia, Gualtieri, ha precisato che la normativa non avrà impatto retroattivo e non si applicherà a auto elettriche o ibride. Resta possibile l'ipotesi di un rinvio nei tempi di attuazione

di Redazione

15.11.2019 ( Aggiornata il 15.11.2019 11:13 )

Ennesimo cambio di rotta del Governo sul provvedimento inerente la tassa sulle auto aziendali da inserire nel Decreto Fiscale, del quale non è stata ancora emanata la versione definitiva per l'approvazione parlamentare.

L'ipotesi di un rinvio di sei mesi o di un anno resta ancora attuale. Al contempo, tuttavia, rispetto alla proposta iniziale di un'imposta triplicata indistintamente su tutte le auto in fringe benefit, si procede verso una rimodulazione della tassa che non dovrebbe essere retroattiva ma riguardare solo i veicoli di nuova immatricolazione.

Tassa auto aziendali, previste modifiche o rinvio 

Tassa Auto Aziendali, la nuova ipotesi di attuazione

“È giusto che la riforma del regime fiscale sulle auto aziendali non abbia un impatto retroattivo, cioè su coloro che non possono evitarlo”, lo ha precisato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, durante l'audizione sulla manovra finanziaria davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato.

Al contempo, Gualtieri ha annunciato che la norma verrà applicata, con una tassazione ancora da stabilire, solo ai nuovi contratti di immatricolazione, non dovrebbe riguardare le vetture utilizzate da agenti e rappresentanti di commercio e anche le auto con alimentazione elettriche e ibrida, ipotesi quest'ultima, non gradita dalle associazioni di settore, critiche sull'effettiva adattabilità di quest'ultimi veicoli alle esigenze di lavoro “aziendali”per l'entità dei km percorsi sulle lunghe distanze.

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Si tratta, in pratica, di una sorta di compromesso che, se attuato, non va a “colpire” aziende e dipendenti che già possiedono auto inquinanti ma, al contempo, li spinge a un rinnovamento della flotta a favore di tipologie di veicoli meno inquinanti. Anche per questo motivo, il ministro Gualtieri non preclude a un rinvio dell'attuazione della tassa in modalità e tempi compatibili che possano permettere al settore dell'automotive di adeguarsi ulteriormente alle nuove tipologie di mobilità.

Siamo ancora lontani, tuttavia, da un pronunciamento ufficiale sulla vicenda. La manovra finaziaria dovrebbe presto arrivare in Parlamento ed è lecito attendersi tra gli emandamenti che verranno presentati, richieste bipartisan di un'ulteriore riformulazione della tassa sulle auto aziendali

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