Hyundai, come nascono le coreane destinate all’Europa

Hyundai, come nascono le coreane destinate all’Europa
Siamo andati nel nuovo stabilimento di Nosovice, nella Repubblica Ceca

di Redazione

23.10.2013 ( Aggiornata il 23.10.2013 16:34 )

Per le prime impressioni di guida della ix35 Model Year 2014 la Hyundai ha deciso di giocare in casa (casa europea, però...), sulle strade intorno alla fabbrica di Nosovice, paese di un migliaio di anime della Repubblica Ceca, vicino al confine con la Polonia e la Slovacchia. Oltre 1 milione, in una progressione impressionante, sono state le Hyundai già sfornate qui, suddivise nei modelli i30, hatchback e wagon, ix20 e ix35 che coprono, da soli, oltre il 70% delle vendite del brand coreano in Europa. A Nosovice vengono prodotti i modelli pensati, progettati e disegnati per gli automobilisti europei e in questa fabbrica si chiude il cerchio virtuoso che ha permesso a Hyundai di raggiungere il 3,5% del mercato automobilistico del Vecchio Continente. Nella fabbrica ceca Hyundai ha investito 1,12 miliardi di euro, con una particolare attenzione alla formazione del personale che comincia già a livello scolastico, dai licei fino all’Università della vicina Ostrava. Da queste parti, comunque, la tradizione industriale, sebbene mortificata dai decenni trascorsi al di là della cortina di ferro, è sopravvissuta, e la competenza della forza lavoro è dimostrata dal fatto che la Repubblica Ceca è il secondo produttore di auto al mondo in rapporto al numero di abitanti, preceduta in questa classifica soltanto dalla vicina Slovacchia. Quando un’azienda delocalizza in un Paese si è portati a pensare che il primo motivo siano i salari bassi, ma nel caso di Hyundai e della Repubblica Ceca non è così, perché la paga media mensile di un operaio si aggira intorno ai 1.100/1.200 euro netti, uno stipendio importante, soprattutto se messo in reazione con il basso costo della vita (al ristorante si pranza con cinque euro). Molto di più contano le agevolazioni fiscali e le infrastrutture che il governo ceco ha realizzato. I collegamenti, nel caso di Hyundai, sono doppiamente importanti perché in Slovacchia, a Zilina, opera il sito produttivo europeo di Kia dove vengono costruiti modelli con molte parti comuni a quelli di Hyundai; a Nosovice, infatti, oltre alle vetture vengono prodotti 600mila cambi l’anno. Muovendoci lungo la linea di montaggio a bordo di un trenino si viene colpiti dall’assenza di volti asiatici perché la mano d’opera è per il 95 % locale che assicura, comunque, degli standard qualitativi molto elevati che vengono verificati sulla pista di 3,3 km annessa alla fabbrica dove ogni auto prodotta viene testata. In una regione dove “ecologia” per decenni è stata una parola sconosciuta, risalta il fatto che la fabbrica di HMMC sia una “zero-emission factory” e che nel corso della costruzione, nel 2007, 1.100 alberi siano stati rimossi per poi essere ripiantati. Il reparto verniciatura, poi, è dotato di un sistema che impedisce la dispersione delle sostanze volatili nocive generate dall’operazione. Essere rispettosi dell’ambiente non compromette la produttività, visto che HMMC ha fatturato nell’ultimo anno fiscale 3,2 miliardi di euro con 300mila auto che per il 75% sono costruite con parti prodotte in Europa per un valore di 1,3 miliardi nello stesso periodo (47 milioni il costo della mano d’opera). Insomma, per Hyundai costruire in Europa rende, sotto tutti i profili, e funzionano le sinergie fra le fabbriche, con quella Kia di Zilina e con quella di Izmit, in Turchia, il primo sito produttivo aperto nel 1997 fuori dalla Corea per il quale sono stati stanziati 475 milioni di euro destinati ad accogliere la linea di montaggio della nuova i10 finora prodotta in India. Quando anche Izmit sarà a regime saranno 500mila le Hyundai costruite ogni anno fra Europa e Turchia e i modelli prodotti copriranno il 90% della domanda europea, e forse una quota superiore per quanto riguarda l’Italia che, dal 2010, l’anno del lancio, ad oggi, ha assorbito 30mila dei 220mila ix35 prodotti a Nosovice. Il crossover coreano di taglia media si presenta, nella versione Model Year 2014, con alcuni ritocchi estetici che non alterano le forme e le proporzioni che ne hanno decretato il successo e le novità più rilevanti riguardano motori, cambio e sterzo. Viene sostituito il due litri benzina attuale con un nuovo 2.0 GDI a iniezione diretta, più potente e più parsimonioso, un’evoluzione che toccherà marginalmente il nostro mercato dove sarà accolta positivamente la disponibilità del cambio automatico a sei rapporti anche per la versione 2.0 turbodiesel CRDI 4WD da 136 cavalli. Alla guida della rinnovata ix35 si apprezza subito l’introduzione del sistema Flex Steer, finora riservato alle i30 e Santa Fe, che permette al guidatore di scegliere, fra Normal, Comfort e Sport, il livello di assistenza più adatto alla strada che sta percorrendo e, soprattutto, di adattare il suo stile di guida. Hyundai A Nosovice escono 60 Hyundai l’ora L’impianto Hyundai di Nosovice sorge in un moderno distretto industriale che Hyundai ha contribuito a creare con la nascita nel 2005 di HMMC (acronimo che sta per Hyundai Motor Manufacturing Czech). Questo sito, divenuto operativo nel 2008, oggi dà lavoro a 3.500 persone (7mila quelle impiegate nell’indotto locale) che su tre turni, dal lunedì al venerdì, producono — dalla ferrolastratura all’assemblaggio finale — 60 vetture l’ora, 1.300 al giorno per un totale annuo di 300mila unità. Oltre 1 milione, in una progressione impressionante, sono le Hyundai già sfornate da HMMC suddivise nei modelli i30, hatchback e wagon, ix20 e ix35 che coprono, da soli, oltre il 70% delle vendite del brand coreano in Europa. Huyndai

  • Link copiato

Commenti

Leggi auto.it su tutti i tuoi dispositivi

Auto, copertina del meseAuto, copertina del meseAuto, copertina del mese