Semaforo giallo, cosa fare?

Semaforo giallo, cosa fare?
La Cassazione impone nuove restrizioni. Comunque il tempo di durata non può mai essere inferiore ai 3 secondi

di Redazione

08.10.2015 ( Aggiornata il 08.10.2015 07:42 )

Quello della luce gialla al semaforo è un argomento che ha generato da sempre incertezze, controversie, ricorsi e sentenze varie. La granitica sicurezza che abbiamo sul comportamento da tenere al semaforo verde o rosso, quando c’è la luce gialla invece svanisce fra dubbi e carte bollate. Il Codice della Strada (art. 41 c.10) prevede che con il giallo al semaforo il conducente non deve attraversare la riga bianca di arresto, a meno che si trovi così vicino da risultare impossibile fermarsi in condizioni di sicurezza e allora deve procedere sollecitamente a sgombrare l’area di intersezione. Per questo l’automobilista deve tenere una velocità adeguata allo stato della circolazione attorno a lui. Ma il CdS non prevede una durata minima di accensione della luce gialla, stabilita invece da una risoluzione del Ministero dei Trasporti (n. 67906 del 16/7/2007): non può mai essere inferiore ai 3 secondi, tempo di arresto di un veicolo che proceda ad una velocità non superiore ai 50 km/h. Ma una recente sentenza della Cassazione di luglio (n. 14914/15) aggiunge qualcosa e indica di mantenere sempre una grande prudenza stabilendo che “Il riferimento al tempo psicotecnico per arrestare il veicolo al momento dell’accensione della luce gialla vale in relazione alla velocità del veicolo e non contravviene alla regola che in prossimità di un semaforo e/o di un qualsiasi incrocio bisogna moderare la velocità in base alle normali regole di comune prudenza”. E aggiunge: “Il solo fatto che un conducente goda del diritto di precedenza non lo esenta dall’obbligo di usare la dovuta attenzione nell’attraversamento di un incrocio anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada che non si attengano al segnale di arresto o di precedenza”. PAROLE SACROSANTE. Ma una durata della luce gialla di 3” sembra fatta apposta per far crescere il numero delle infrazioni e di conseguenza le multe, alla faccia della sicurezza stradale. Forse sarebbe opportuno stabilire un tempo del giallo uguale in tutta Italia, adeguato agli incroci più grandi, al passaggio dei TIR o alle strade in salita: diciamo 5 secondi, in modo che ogni automobilista memorizzi questo margine fisso di durata e non abbia sorprese. Altrimenti c’è una soluzione efficace, adottata in via sperimentale a Milano fra largo Cairoli e piazza Castello (dove si trovano i due Expo Gate) e che riprende quella esistente in molte nazioni: un semaforo dotato di un contasecondi luminoso “alla rovescia” prima di passare al verde ma soprattutto al giallo, che in questo modo non ci sorprenderà più all’improvviso. Roberto Argenti

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