Certificato di proprietà digitale auto, ecco le semplificazioni

Certificato di proprietà digitale auto, ecco le semplificazioni
Brandi (PRA): “A regime si realizzeranno tutti i risparmi previsti. Poche le eccezioni alla consegna al cittadino di un solo foglio”

di Redazione

28.10.2015 ( Aggiornata il 28.10.2015 07:17 )

A poco più di tre settimane dall'entrata in vigore del Certificato di Proprietà digitale, di cui sono stati emessi già oltre 600.000 esemplari, l’Automobile Club d’Italia ha pubblicato oggi una circolare che prevede ulteriori semplificazioni a favore degli utenti e degli Operatori professionali, frutto del costante monitoraggio effettuato dai tecnici PRA sulle operazioni svolte. Anche a seguito del diffondersi di alcune notizie poco esatte in proposito e per far sì che il cittadino sia sempre correttamente informato, l’ACI ricorda in primo luogo che, come previsto, le procedure di lavorazione del CdP digitale non siano evidentemente da sole sufficienti al risparmio di 30 milioni di fogli di carta ogni anno. Questo risultato potrà essere raggiunto solo quando la macchina - oggi già operativa a Roma, Chieti, Pordenone e Cosenza, entro novembre estesa ad ulteriori 10 province: Piacenza, Salerno, Sassari, Taranto, Viterbo, Aosta, Caltanissetta, Catanzaro, Pistoia e Trieste - sarà totalmente a regime, come previsto, con la completa digitalizzazione dei processi operativi. Un obiettivo, questo che si potrà raggiungere anche con l’auspicata adesione al nuovo sistema realizzato da ACI (denominato Semplific@uto) da parte di tutti gli Studi di Consulenza Automobilistica anche nell'interesse di migliorare la qualità dei servizi resi ai loro clienti. Per quanto riguarda la necessità di stampare cinque fogli per ogni passaggio di proprietà, l’Ente di via Marsala - per il tramite del Direttore del Servizio PRA Giorgio Brandi - chiarisce: “La necessità di stampare più fogli è circoscritta a meno del 10% delle operazioni - mentre per oltre il 90% delle stesse è rimasta la stampa di 1 solo foglio - e riguarda esclusivamente quelle operazioni complesse, caratterizzate dalla presenza nell'atto di vendita di più soggetti. Si ripete, in pratica, quanto avveniva con il vecchio CdP cartaceo per le medesime fattispecie. La ricevuta che viene oggi rilasciata è, inoltre, molto meno "pesante" - per quanto riguarda la grammatura della carta - rispetto al vecchio CdP cartaceo. Per di più è stato sottolineato molte volte - conclude Brandi - come questa sia soltanto una fase transitoria che sarà superata fin da febbraio 2016, attraverso la completa digitalizzazione dei processi. Sono peraltro state già individuate - e sono oggetto della circolare odierna - delle semplificazioni operative che da subito ridurranno il numero dei casi in cui è richiesta la stampa di più fogli”.

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