Oltre il Dieselgate, la soluzione ai guai e il futuro elettrico

Oltre il Dieselgate, la soluzione ai guai e il futuro elettrico
Gli interventi per risolvere i problemi sui TDI 1.6 e 2.0 e la spinta verso i motori elettrici

di Lorenzo Facchinetti

15.01.2016 ( Aggiornata il 15.01.2016 06:34 )

Stanno delineandosi gli scenari futuri post-Dieselgate. Il Gruppo VW ha presentato all’autorità tedesca KBA la soluzione al problema degli NOx dei motori TDI serie EA189, con interventi - già approvati dalla KBA - meno drammatici e invasivi di quanto si potesse pensare: per quel che riguarda il 1.6 TDI, oltre a un aggiornamento software verrà installato un trasformatore di flusso, ossia un nuovo componente posto davanti al misuratore di massa d’aria che renderà più precisa la misurazione del flusso d’aspirazione per un processo di combustione migliorato rispetto a prima. Il tempo previsto per l’operazione richiederà meno di un’ora. Per il 2.0 TDI, invece, sarà necessario soltanto un aggiornamento software, meno di mezz’ora di lavoro. La campagna di richiamo per mettere in atto queste modifiche partirà a gennaio 2016 e, ovviamente, sarà del tutto gratuita. SUL FRONTE della ricerca e sviluppo, invece, Audi è in prima linea per il processo di elettrificazione. E nel giro di dieci anni tutti i nuovi modelli saranno dotati di sistemi mild-hybrid. Cosa significa? Che a parte i modelli e-tron, cioé ibridi plug-in dove la presenza elettrica è importante, anche i modelli “normali” beneficeranno di tecnologie ibride sia per consumare meno, sia per aumentare il piacere di guida. LE PRIME applicazioni mild-hybrid prevedono, ad esempio, la batteria agli ioni di litio e un alternatore-starter. Lo start/stop potrà così iniziare ad operare a una velocità di 15 km/h per poter veleggiare e recuperare energia, mentre l’alternatore-starter può supportare il motore in accelerazione. Risparmio previsto: 0,4 litri/100 km. Poi c’è la rete di bordo a 48 Volt anziché 12V, che spingerà oltre le prestazioni delle soluzioni sopracitate per arrivare a 0,7 l/100 km di risparmio. LA RETE A 48V servirà anche per soluzioni destinate alle prestazioni. Come il compressore elettrico che azzererà il ritardo di risposta dei motori turbo, sia benzina, sia diesel con frazionamenti V6 e V8. Ancora, i 48V alimenteranno nuove barre stabilizzatrici attive, per avere una vettura morbida sul dritto ma piatta in curva. E il bello è che queste barre sono in grado di recuperare energia sfruttando proprio le sconnessioni della strada. Come pure i nuovi ammortizzatori elettromeccanici, che assorbono le forze, le trasferiscono a un motore elettrico che le trasforma in corrente. Come dire, più la strada è sconnessa e più guidi sportivo, meno consumerai...

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