La manutenzione preventiva dell’auto consente risparmi fino al 18% dei costi

La manutenzione preventiva dell’auto consente risparmi fino al 18% dei costi
Analisi del Federal Energy Management Program (Dipartimento dell’Energia USA)

di Redazione

21.03.2016 ( Aggiornata il 21.03.2016 00:00 )

La manutenzione preventiva dell’auto consente risparmi fino al 18% dei costi di manutenzione, favorisce l’allungamento del ciclo di vita della vettura e mantiene la sicurezza della guida al livello della vettura nuova. E’ quanto emerge dalla Guida “Operation & Maintenance. Best Practises” del Federal Energy Management Program (FEMP) il programma di sostenibilità e contenimento dei consumi di energia e di petrolio del Dipartimento dell’Energia USA, che prescrive le linee guida per la gestione efficiente e sostenibile per gli oltre 600.000 veicoli dell’Amministrazione Federale. Ne dà notizia l’Osservatorio Autopromotec, che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata rassegna espositiva internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico. La manutenzione preventiva della vettura, vale a dire “l’intervento manutentivo di verifica, sostituzione o riparazione, effettuato prima che si manifestino anomalie”, secondo il Federal Energy Management Program oltre a contenere i costi per guasti e riparazioni straordinarie, allunga anche il ciclo di vita delle componenti meccaniche e dell’intero veicolo, preserva la tenuta su strada e massimizza l’efficienza del carburante generando risparmio sia per le auto a benzina sia per quelle con motore diesel. Per far eseguire gli interventi di manutenzione sulla propria vettura, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, la prima regola è quella di rivolgersi esclusivamente a professionisti regolarmente iscritti agli appositi registri e albi e che, come tali, sono i soli a cui, in base alla Legge 122/1992 è consentito l’esercizio dell’attività di autoriparazione. Particolarmente onerose sono le sanzioni per le imprese che, senza averne i requisiti di legge, esercitino abusivamente la professione dell’autoriparatore: si va da un minimo di 5.000 euro fino a 15.000 euro compresa la confisca delle attrezzature e delle strumentazioni utilizzate. Ma le multe riguardano pure il possessore del veicolo che si rivolge ad autoriparatori non autorizzati, a carico del quale incombono sanzioni amministrative comprese tra i 50 ed i 250 euro. Al di là delle sanzioni, precisa l’Osservatorio Autopromotec, l’autoriparatore autorizzato è il solo in grado di svolgere la propria opera con la diligenza propria di un esperto che compie il proprio lavoro secondo la perizia, le regole tecniche e l’esperienza concreta tipiche dell’autoriparatore professionalmente formato e preparato. Ciò è tanto più importante in un contesto, come quello automobilistico attuale, caratterizzato da grandi innovazioni tecnologiche e di processo che coinvolgono anche il settore dell’autoriparazione, sia nelle attività di officina che per ciò che riguarda le attrezzature. In conseguenza della crescente qualità e differenziazione dei modelli di auto offerti al mercato anche le piattaforme tecnologiche di diagnosi e di intervento dell’autoriparatore diventano infatti sempre più evolute e richiedono strumentazioni sofisticate che possono essere utilizzate esclusivamente da personale professionalmente formato.

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