Al volante della Skoda Yeti

Al volante della Skoda Yeti
Due le versioni disponibili. Prezzi da 19.260 euro

di Lodovico Basalù

11.11.2013 ( Aggiornata il 11.11.2013 11:02 )

Dall'inviato a Dusseldorf (Germania): Lodovico Basalù Il suv compatto, ora disponibile anche nella variante di carrozzeria "Outdoor", è tutto nuovo: nel design, negli interni e con motorizzazioni inedite. Quattro i motori diesel, tre i benzina, anche a trazione integrale. Prezzi a partire da 19.260 euro Ed eccoci in territorio tedesco, a provare un altro nuovo modello del gruppo Volkswagen, ovvero la Skoda Yeti, il Suv compatto che ora si propone, per la prima volta, in due versioni. La Yeti più “borghese” e la Yeti Outdoor, per chi ama qualcosa di diverso. Entrambe le varianti hanno il frontale e la parte posteriore rivisti, inedito design dei gruppi ottici, cerchi in lega di nuova concezione, interni  rinnovati. I gruppi ottici anteriori sono disponibili nella versione bixeno, con luci diurne a LED. I criteri del nuovo linguaggio stilistico Skoda sono chiari: angoli e tratti precisi, accentuata spinta orizzontale delle linee e nuovo logo della vettura. La fiancata, diversa rispetto alla versione precedente, presenta nuovi passaruota e modanature laterali paracolpi. Gli interni sono stati rivisitati, con un nuovo volante a tre razze in sette varianti, nuovi materiali e tessuti per il rivestimento dei sedili. La gamma dei cerchi è stata ampliata con quattro versioni in lega di nuova concezione. La differenza fondamentale tra la Yeti e Yeti Outdoor è peraltro evidente. Sulla Yeti classica il paraurti anteriore e posteriore, le modanature laterali e le protezioni sottoscocca sono verniciati in tinta con la carrozzeria. Per la versione Outdoor questi elementi sono invece in colore nero. La Yeti Outdoor è inoltre arricchita dalla funzione Off-Road. Ovvero con Downhill descendent assistant, Uphill start assistant e adattamento dei sistemi elettronici ABS, ASR e EDS alle varie condizioni di marcia. Il bagagliaio ha una capacità minima di 405 litri, ma si arriva anche a 510 litri. Rimuovendo tutti i sedili posteriori, il volume raggiunge quota 1.760 litri. Rimane il sistema VarioFlex, che offre una versatilità notevole dell’abitacolo. Tra le nuove soluzioni, il “Simply Clever”, con il tappeto baule double-face, una piccola torcia a LED estraibile dal bagagliaio, l’alloggiamento per il giubbotto ad alta visibilità sotto il sedile del conducente e vani portaoggetti nei pannelli delle porte. Per la nuova Yeti sono disponibili quattro motori Diesel e tre benzina, tutti con sovralimentazione turbo a iniezione diretta. La gamma di potenza va dal 1.2 TSI 105 CV (77 kW) al 2.0 TDI 170 CV (125 kW). A seconda della motorizzazione, i modelli dispongono di trazione anteriore o integrale con frizione Haldex di quinta generazione. Per quanto riguarda il cambio automatico, la Yeti monta il noto DSG doppia frizione a 6 o 7 rapporti. Da dire che il motore benzina è il 1.2 TSI 105 CV è disponibile esclusivamente in abbinamento alla trazione anteriore, con cambio manuale a 6 rapporti o DSG a 7 rapporti. Il motore 1.8 TSI è in abbinamento alla sola trazione integrale. La potenza, con cambio manuale a 6 rapporti, è di 160 CV. Interessante la versione Yeti “GreenLine”, con motore 1.6 TDI 105 CV (77 kW), trazione anteriore e cambio manuale, che emette soltanto 119 g/km di Co2 e percorre in media 21,7 km/litro. Sarà tra le più gettonate, mentre per la Yeti Outdoor la maggior parte dei contratti sarà per il 2.0 TDI 110 CV a trazione integrale. Comunque la si scelga,la Yeti appare una vettura facile, sincera, usufruibile in più condizioni, dunque, alla fine, pratica.

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