Abarth 595 '50° Anniversario', primo assaggio in pista

Abarth 595 '50° Anniversario', primo assaggio in pista
I 180 cavalli la fanno accelerare da 0 a 100 km/h in 6"9

di Roberto Gurian

11.11.2013 ( Aggiornata il 11.11.2013 17:50 )

Balocco (Vercelli) Chi capisce di auto e di corse conosce benissimo il nome Abarth. Da appassionato pilota e bravo imprenditore, l’austriaco Carlo Abarth si fece un nome negli anni ’60 non solo con una serie di Fiat elaborate che facevano impazzire i proprietari delle GT di allora. Nata nel 1963, la 595 compie ora i 50 anni, mentre marchio è passato nell’orbita del gruppo Fiat che, fortunatamente, ha deciso di rilanciarlo nel 2007. L’Abarth non si limita oggi a produrre versioni particolarmente spinte delle Fiat 500 e Punto, ma svolge un’attività più complessa che interessa anche officine, elaboratori, corsi di pilotaggio e competizioni con ben 5 Trofei organizzati nella sola Europa. Il cinquantenario della 595 Abarth non poteva che essere celebrato con un’edizione speciale, arrivata puntuale nel mese di novembre, quello dello scorpione. Dato che la prima Fiat Abarth del 1963 fu la 595, era quasi d’obbligo scegliere l’attuale. La 595 Abarth 50°Anniversario  riprende anche i colori del modello originale, il bianco per la carrozzeria e il rosso per i fregi. In vendita a 35.080 euro, ha sedili sportivi in pelle rossi e bianchi di foggia specifica oltre ad interni con finiture dedicate. Deriva dalla 595 Competizione, con il quattro cilindri 1.4 Tjet che ha la potenza aumentata da 160 a 180 cavalli. In modalità Sport eroga 25,5 kgm di coppia massima (250 Nm) a 3000 giri. Il cambio a cinque marce è esclusivamente quello elettroattuato. La velocità massima è di 225 km/h con un tempo dichiarato di 6”9 per accelerare da 0 a 100 km/h. La 50° anniversario è dotata di ammortizzatori Koni e molle Eibach specifiche, freni Brembo potenziati e uno scarico con contropressione che conferisce un sound particolare sopra i 3000 giri. In pista l’auto è divertente, conservando le caratteristiche della 595 Competizione da cui deriva. La tenuta di strada è elevata, con una chiara tendenza sottosterzante nelle curve più lente. L’auto è comunque sensibile al rilascio di acceleratore soprattutto nei passaggi più veloci affrontati in appoggio. Manca forse una marcia al cambio, abbastanza veloce ma non fulmineo nei passaggi tra un rapporto e l’altro. Ottima la frenata, con una buona resistenza all’affaticamento.

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